L’odierna domenica cade nel mezzo della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani,
che si celebra dal 18 al 25 gennaio. Invito cordialmente tutti ad unirsi alla preghiera
che Gesù ha rivolto al Padre alla vigilia della sua passione: “Che siano una sola
cosa, perché il mondo creda” (Gv 17,21). Quest’anno, in particolare, la nostra
meditazione nella Settimana di preghiera per l’unità fa riferimento ad un brano della
Prima Lettera di san Paolo ai Corinzi, dal quale si è formulato il motto: Tutti
saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo nostro Signore (cfr 1 Cor
15,51-58). Siamo chiamati a contemplare la vittoria di Cristo sul peccato e sulla
morte, cioè la sua risurrezione, come un evento che trasforma radicalmente quanti
credono in Lui e apre loro l’accesso ad una vita incorruttibile e immortale. Riconoscere
e accogliere la forza trasformante della fede in Gesù Cristo sostiene i cristiani
anche nella ricerca della piena unità tra di loro.
Quest’anno i sussidi per
la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani sono stati preparati da un gruppo
polacco. In effetti, la Polonia ha conosciuto una lunga storia di lotte coraggiose
contro varie avversità e ha ripetutamente dato prova di grande determinazione, animata
dalla fede. Per questo le parole che formano il tema sopra ricordato, hanno una risonanza
ed una incisività particolari per la Polonia. Nel corso dei secoli, i cristiani polacchi
hanno spontaneamente intuito una dimensione spirituale nel loro desiderio di libertà
ed hanno compreso che la vera vittoria può giungere solo se accompagnata da una profonda
trasformazione interiore. Essi ci ricordano che la nostra ricerca di unità può essere
condotta in maniera realistica se il cambiamento avviene innanzitutto in noi stessi
se lasciamo agire Dio, se ci lasciamo trasformare ad immagine di Cristo, se entriamo
nella vita nuova in Cristo, che è la vera vittoria. L’unità visibile di tutti i cristiani
è sempre opera che viene dall’alto, da Dio, opera che chiede l’umiltà di riconoscere
la nostra debolezza e di accogliere il dono. Però, per usare un’espressione che ripeteva
spesso il Beato Papa Giovanni Paolo II, ogni dono diventa anche impegno. L’unità che
viene da Dio esige dunque il nostro quotidiano impegno di aprirci gli uni agli altri
nella carità.
Da molti decenni, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
costituisce un elemento centrale nell’attività ecumenica della Chiesa. Il tempo che
dedicheremo alla preghiera per la piena comunione dei discepoli di Cristo ci permetterà
di comprendere più profondamente come saremo trasformati dalla sua vittoria, dalla
potenza della sua risurrezione. Mercoledì prossimo, come è consuetudine, concluderemo
la Settimana di preghiera con la solenne celebrazione dei Vespri della Festa della
Conversione di San Paolo, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, alla quale saranno
presenti anche i rappresentanti delle altre Chiese e Comunità cristiane. Vi attendo
numerosi a tale incontro liturgico per rinnovare insieme la nostra preghiera al Signore,
fonte dell’unità. Affidiamola fin da ora, con filiale fiducia, all’intercessione della
Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa.