Concordia: si cercano altri corpi e si prepara lo svuotamento del carburante dalla
nave
Proseguono le operazioni di soccorso sul relitto della Costa Concordia alla ricerca
dei corpi dei passeggeri. Dopo il lento movimento registrato ieri, la nave si è fermata
e i sommozzatori stamattina hanno recuperato l’Hard Disk dell’imbarcazione più due
telecamere posizionate nella cabina di pilotaggio. Il servizio è di Eugenio Bonanata:
Il lavoro
di queste ore si concentra sulla messa in sicurezza della nave per favorire le operazioni
di svuotamento delle 2.400 tonnellate di carburante contenute nei serbatoi. Questa
fase, che potrà durare fino a tre settimane, coinvolge diverse unità marine specializzate
e un sistema di protezione attorno allo scafo per evitare l'eventuale dispersione
di liquidi in mare. Intanto, cresce la preoccupazione per la condizione psichica dei
sopravvissuti e dei familiari delle vittime. Sentiamo don Giacomo Martino,
direttore nazionale dell’Apostolato del Mare Italiano:
R. - Mi sembra
che sempre di meno si stia parlando delle persone, in generale, al di là dei conti
e dei numeri. I volti delle persone, dei familiari, che, dopo oltre una settimana,
stanno ancora sperando per i dispersi… Insomma, adesso è proprio il momento di andare
vicino a queste persone una per una e far sì che possano sentirsi, io dico, nel cuore
della Chiesa, ma nel cuore di questa umanità.
D. - Ma cosa serve in
questa fase?
R. – E’ importante che veramente si pensi a questo lavoro
con un’attenzione non soltanto meramente scientifica. Si dice: mettiamo un dottore,
uno psicologo, facciamo quattro sedute e finisce lì. Le persone hanno bisogno di vera
compassione, di qualcuno che patisca con loro, di qualcuno che sia in grado di accoglierli
così come sono. Qualcuno ha buttato fuori rabbia, qualcuno gratitudine, qualcuno non
riusciva a tirare fuori niente… Le persone vanno incontrate una per una. Credo che,
forse, questa attenzione mediatica faccia soltanto male a queste persone che in questo
momento hanno bisogno di qualcuno che gli stringa la mano e lo faccia senza nessun
altro motivo se non quello di stargli vicino.
Sul fronte delle indagini,
oggi è stato depositato il ricorso della procura di Grosseto contro la concessione
dei domiciliari al comandante Schettino. A Messina, invece, si è costituito un comitato
di ex naufraghi che è pronto a chiedere alla compagnia Costa Crociere un risarcimento
di almeno 500 mila euro a testa. Infine, lunedì è attesa la notifica dell’incidente
probatorio sulla scatola nera. L’obiettivo degli inquirenti è ovviamente ricostruire
con esattezza cioè che è avvenuto. Ma quanto può essere utile l’uso del satellite
in questa fase? Renato Farina è l'amministratore Delegato di
Eutelsat, il principale operatore satellitare europeo:
R. – Attraverso
il satellite, si può seguire il tracciamento della rotta della nave e sapere esattamente
dove la nave è passata, dove sta passando o è indirizzata verso. Questo si può fare
in tempo reale.
D. - Il satellite può dare informazioni aggiuntive rispetto
alla scatola nera?
R. – Molte navi oggi sono dotate di strumenti di
comunicazione satellitare, per cui tutte le informazioni che vengono registrate possono
essere riportate al centro di comando e di controllo della flotta: sia il corretto
posizionamento della nave sulla cartografia, sia un monitoraggio degli strumenti di
bordo, quindi di quello che in quel momento la nave ha fatto e dello stato degli apparati
nel corso della sua navigazione. (bf)