Sicilia: distributori chiusi e supermercati quasi vuoti: una nota della curia arcivescovile
di Agrigento
La Sicilia è in ginocchio. Distributori di carburanti chiusi e scaffali dei supermercati
quasi vuoti dopo cinque giorni di blocchi a strade, porti e tangenziali promossi dal
movimento “Forza d’urto” degli autotrasportatori Aias dell’isola che manifestano contro
il caro benzina. Sulla protesta si è espressa anche la curia arcivescovile di Agrigento.
Il servizio di Alessandra Zaffiro:
Lo sciopero
di “Forza d’urto”, promosso dai padroncini Aias dell’Isola contro il caro carburante,
proseguirà sino a mezzanotte, ma i presìdi di autotrasportatori indipendenti, pescatori
e agricoltori del “Movimento dei Forconi” proseguiranno a oltranza, consentendo, almeno,
il rifornimento alle stazioni di servizio e la presenza di generi di prima necessità
che ormai scarseggiano nei supermercati. “La protesta degli autotrasportatori, dei
produttori agricoli, degli artigiani e dei piccoli imprenditori, per alcuni versi
legittima, rappresenta il malessere che attraversa la società per il grave momento
di crisi e di incertezza, che colpisce particolarmente la Sicilia”. E’ quanto si legge
in una nota di don Mario Sorce, direttore dell'Ufficio di Pastorale Sociale e Lavoro
della curia arcivescovile di Agrigento, in merito alla sciopero degli autotrasportatori.
“La Chiesa partecipa e tenta con le sue forze di essere vicino a chi vive il disagio
ma, al contempo, invita tutti a vigilare affinché la manifestazione di legittima protesta
rimanga sempre in un alveo di civiltà, non si esponga a strumentalizzazioni ad opera
di gruppi che non rispettano la legalità”. La Chiesa agrigentina, infine, “incoraggia
tutti a non cedere alla disperazione e invita le Istituzioni a realizzare ogni sforzo
per ridare speranza ai tanti che vivono ‘senza speranza’”.