2012-01-19 13:43:26

Allarme minori sull'accesso ai prodotti vietati: la denuncia del Moige


E’ allarme sull’accesso dei minori a prodotti a loro nocivi. Questa mattina in Senato, il Moige, Movimento Italiano Genitori, ha presentato l’indagine “Vietato Non Vietato” realizzata dall’Università La Sapienza su un campione di 2075 studenti tra gli 11 e i 18 anni. Cinque le aree indagate: alcol, fumo, videogiochi non adatti ai minori, giochi con vincita in denaro e pornografia. Dal presidente del Senato Schifani l’invito al Parlamento perché intervenga nelle 'zone grigie' affiancando alla prevenzione un'azione di controllo normativo e precettivo. Il servizio è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

Legalmente sono vietati, nella pratica no. Alcol, fumo, videogiochi, giochi con vincita in denaro e pornografia non hanno steccati e i giovanissimi vi accedono spesso con facilità. Qualche esempio: 5 ragazzi su 10 tra gli 11 e i 13 anni e 8 su 10 tra i 14 e i 18 anni hanno bevuto almeno una volta alcolici. 5 ragazzi su 10 tra i 10 e i 14 anni sono fumatori abituali. Ai videogiochi vietati fanno ricorso 4 ragazzi su 10 alle medie e 5 su 10 alle superiori. E il discorso cambia di poco per i giochi con vincita in denaro. C’è poi internet, diffusissimo tra gli adolescenti, che di fatto apre le porte alla pornografia con un semplice click. Non c’è tutela per i minori in Italia? Lo chiediamo alla presidente del Moige Maria Rita Munizzi:

"Sì, si può dire che è così. E’ assolutamente importante una riflessione collettiva - istituzioni, esercenti, genitori, giovani... - su qualli sono gli elementi fondamentali per una reale e concreta tutela. Poi chiaramente servono maggiori controlli, maggiori sanzioni e iniziative di sensibilizzazione per aiutare i giovani a saper dire di no. Come genitori non possiamo essere lasciati da soli".

Quanto conta la presenza in casa di uno dei due genitori nella diffusione di questi comportamenti a rischio?

"Conta molto la presenza di genitori non consenzienti, che non banalizzano: dare regole chiare in casa aiuta i nostri ragazzi ad essere più forti".

I genitori chiedono alle istituzioni di essere sostenuti e non intralciati nel difficile compito educativo.







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