Banca Mondiale: crescita globale in calo verso una crisi da cui “non si salva nessuno”
La Banca Mondiale ha tagliato le sue previsioni sulla crescita globale, mettendo in
guardia anche le nazioni emergenti. Se la crisi persiste soprattutto nella eurozona,
la discesa sarà molto dura e nessuna nazione verrà risparmiata. Presentando il rapporto
sull’economia globale - riferisce l'agenzia AsiaNews - Justin Lin, capo economista
dell’organismo, ha detto che l’economia del pianeta crescerà solo del 2,5% nel 2012
(rispetto alle previsioni del 3,6); l’area dell’euro si contrarrà allo 0,3% (su stime
precedenti dell’1,8); gli Usa cresceranno del 2,2 (rispetto al 2,9). Per il 2012 vengono
ritoccate anche le prospettive di crescita del Giappone (1,9% da 2,6); della Cina
(8,4 dall’8,9) e dell’India (1,9 dal 6,5%). I dati rilasciati oggi in Asia (ieri negli
Usa), sono impressionanti se paragonati con le previsioni del 2011 (2,7%), del 2010
(4,1) e del 2009 (2,9). La Bm ha però anche aggiunto che “perfino giungere a questi
debolissimi risultati è molto incerto” e che se l’eurozona peggiorasse ancora di più,
il “risultato negativo sarebbe ancora più lungo e più profondo” della precedente crisi
del 2008, e nessuna nazione sarebbe risparmiata. La crescita per le nazioni in via
di sviluppo sarà del 5,4% (la previsione era del 6,2) e quelle delle nazioni ricche
dell’1,4 (dal 2,7 pronosticato). La Bm raccomanda di mettere al primo posto un impegno
negli ammortizzatori sociali e lanciare programmi di infrastrutture. Essa fa notare
che, anche grazie alla crisi, nella maggior parte dei Paesi in via di sviluppo molti
prezzi sono scesi e l’inflazione è diminuita. Nonostante ciò, si aggiunge “la sicurezza
del cibo per i più poveri – compreso il Corno d’Africa – rimane una preoccupazione
fondamentale”. Da un picco nel febbraio 2011 (in corrispondenza con la “Primavera
araba”), i prezzi sono scesi del 14%. (R.P.)