2012-01-16 08:42:56

Ecuador: la Chiesa chiede il rispetto della libertà religiosa


La libertà religiosa è un diritto umano e come tale va rispettato nelle sue manifestazioni sia pubbliche che private: è quanto chiede il Consiglio permanente della Conferenza episcopale dell’Ecuador (Cee), in un comunicato diffuso nei giorni scorsi. La nota arriva dopo che l’Assemblea nazionale ha approvato, i primi di gennaio, un progetto di legge sulla libertà e l’uguaglianza religiosa, comprendente anche la creazione di un Consiglio nazionale specifico per tale settore. “Tale Consiglio – scrivono i vescovi - deve rispettare anche gli ideali di base dei Centri educativi o assistenziali creati dagli enti religiosi, così come deve difendere i diritti delle minoranze religiose e dei gruppi nativi dell’Ecuador”. La Cee richiede, inoltre, la tutela “del diritto alla privacy, dell’obiezione di coscienza, del pluralismo e della convivenza religiosa, della libera informazione, espressione, associazione e fondazione in materia di religione”. E ancora: la Chiesa lancia un appello per tutelare “le festività religiose, l’inviolabilità dei luoghi di culto, dei cimiteri e degli archivi, l’impossibilità di sequestrare i beni sacri e la presenza dei simboli religiosi nei centri pubblici e privati”. È importante, inoltre, continuano i presuli, che il nuovo organismo “promuova la cooperazione tra lo Stato ed i gruppi religiosi su questioni di interesse comune come l’istruzione, la cultura, lo sviluppo del benessere della famiglia ecuadoriana, la promozione dell’arte e la cura del patrimonio artistico”. Quanto alla proposta, contenuta nel progetto di legge, che “ciascun ente religioso debba seguire un iter di certificazione e accreditamento delle sue autorità, delle sue guide o dei suoi ministri di culto”, il Cee risponde che “se si parte dal principio di separazione tra lo Stato e gli enti religiosi, in tale materia ciascuno deve essere indipendente”. (I.P.)







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