di Ettore Gotti Tedeschi, Presidente dello IOR Che tipo di
valutazioni potrebbero mai dare le società di rating su un sistema occidentale che
negli ultimi 25 anni ha spaccato il mondo in due, tenendo in Occidente soltanto un’attitudine
consumistica e trasferendo grandissima parte delle produzioni in un altro emisfero?
Il commento di Gotti Tedeschi sui temi della crisi - dopo la decisione di
Standard & Poor's di declassare il debito di vari Paesi europei, tra cui Francia,
Italia e Spagna - prosegue invitando le agenzie di rating a spiegare meglio, ed essere
più consapevoli della gravità degli effetti e delle conseguenze dei rating che danno.
"La società di rating dovrebbe anche fornire indicazioni (come fanno gli auditors
che ti dicono ad esempio: 'Il suo bilancio lo certifico a queste condizioni', e nelle
condizioni, ti dicono che cosa si dovrebbe fare per avere una crescita del rating).
È evidente che c'è il sospetto che le agenzie di rating penalizzino il debito europeo;
però prescindendo da questo sospetto, che cosa mai dovrebbero dire le agenzie di rating?".
Sulla linea politica franco-tedesca il presidente dello IOR afferma che "il nostro
è un problema europeo, è un problema di competitività. Il nostro sistema occidentale
è costoso, quindi noi dobbiamo - se vogliamo competere per poter avere occupazione
- ritrovare la nostra competitività". Circa l'agenda del prossimo vertice a Roma di
Merkel, Sarkozy, Monti, Gotti Tedeschi propone di spiegare in quella circostanza che
spetta al mondo occidentale di riavviare l’economia; non basta l’Italia da sola o
l’Italia e la Spagna, ma l’Europa e gli Stati Uniti insieme, perché "ciò che ci ha
portato progressivamente in questa situazione di difficoltà è stato un sistema occidentale
tra Stati Uniti ed Europa, quindi l’uscita deve essere concordata fra Stati Uniti
e l’Europa".