Beati i perseguitati: l’editoriale di padre Lombardi sul discorso del Papa al Corpo
diplomatico
Ha avuto ampia eco, a livello internazionale, il discorso del Papa al Corpo diplomatico,
pronunciato lunedì scorso. Benedetto XVI ha esortato la comunità internazionale al
rispetto della libertà religiosa, soffermandosi sulle persecuzioni anticristiane nel
mondo. Un tema su cui si sofferma padre Federico Lombardi, nel suo editoriale
per "Octava Dies," il settimanale d'informazione del Centro Televisivo Vaticano:
Nel discorso
di inizio d’anno al Corpo Diplomatico, pur svolgendo una panoramica molto ampia sulla
situazione internazionale, il Papa è tornato sul tema cruciale della libertà religiosa,
centro del discorso dell’anno passato e che ha continuato ad essere di drammatica
attualità in molte parti del mondo, culminando nel modo più clamoroso con l’assassinio
del ministro pakistano delle minoranze, il cattolico Shahbaz Bhatti.
Al
proposito segnaliamo il recente rapporto annuale della Ong internazionale evangelica
“Porte Aperte” su “La persecuzione dei cristiani nel mondo”, che riguarda l’insieme
delle denominazioni cristiane. Esso elabora e studia un "indice mondiale di persecuzione",
che vede ai primi dieci posti nel mondo i seguenti Paesi in ordine decrescente: Corea
del Nord, Afghanistan, Arabia Saudita, Somalia, Iran, Maldive, Uzbekistan, Yemen,
Irak e Pakistan. Fra le preoccupazioni più gravi è da segnalare la crescita dell’islamismo
estremista, con i fatti di orribile violenza di cui è esempio la setta "Boko Haram"
in Nigeria, e il clima di insicurezza o di violenza che accompagna purtroppo in vari
Paesi gli sviluppi successivi alla “primavera araba” e che spinge tanti cristiani
a fuggire o emigrare.
L’Agenzia Fides ha pubblicato invece la sua abituale
lista degli operatori cattolici uccisi nel mondo nell’anno trascorso. Essa conta 26
persone - 18 sacerdoti, 4 religiose, 4 laici. I 13 sacerdoti uccisi in America Latina
rispecchiano il clima di grande violenza che caratterizza la situazione in alcuni
Paesi di quel continente, Colombia e Messico in prima fila.
Subire persecuzione
per il nome di Gesù Cristo, pagare a prezzo della propria vita il servizio della fede
e della giustizia accompagnano e accompagneranno sempre il cammino dei discepoli.
Non ce ne possiamo stupire: ce lo ha detto Gesù nel discorso della Montagna, proclamando
l’ultima delle Beatitudini e promettendo la “ricompensa nei cieli”.