2012-01-13 13:57:41

Venezuela: al termine della Plenaria i vescovi invocano la riconciliazione nazionale


Rispetto, difesa e promozione di diritti umani, e, in ambito pratico, la creazione di posti di lavoro e l’offerta di un’istruzione di qualità: questi, secondo i vescovi venezuelani che hanno appena concluso la 97.ma assemblea della Conferenza episcopale locale, gli elementi chiave a sostegno della riconciliazione e della pace nel Paese. E s’intitola proprio “2012: Anno della riconciliazione nazionale”, come riferisce la Fides, il messaggio conclusivo pubblicato dai presuli al termine della plenaria e presentato al pubblico dal neopresidente della Conferenza episcopale e arcivescovo di Cumaná, mons. Diego Rafael Padrón Sánchez che ha riassunto in 5 punti le preoccupazioni della Chiesa in Venezuela: “Le esigenze e le aspettative più urgenti del Paese – ha detto – sono la sicurezza, l’occupazione, l’alloggio, la salute, l’istruzione, i servizi e le risorse alimentari”. Nel documento l’episcopato segnala, inoltre, la necessità di ripristinare “la convivenza nazionale basata sul rispetto e sull’apprezzamento reciproco, il riconoscimento effettivo del pluralismo politico e ideologico, culturale e religioso, e la tolleranza verso gli altri”. Un altro annoso problema che affligge il Venezuela e che i vescovi mettono in evidenza, è quello delle carceri, a proposito del quale propongono di promuovere un processo di umanizzazione e di concedere l’indulto ai prigionieri politici. Nell’invito finale a unirsi in preghiera, i presuli ricordano l’importante appuntamento della società con le elezioni politiche in calendario il prossimo ottobre, auspicando che siano assunte in una “prospettiva umana e cristiana, nella prospettiva della riconciliazione nazionale”. (R.B.)







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