India: cristiani sempre più perseguitati: il rapporto del Catholic Secular Forum
Resta grave la situazione dei cristiani in India: secondo un rapporto sulle persecuzioni
avvenute nel 2011 appena pubblicato dal Catholic Secular Forum e presentato dall’arcivescovo
di Bombay, cardinale Oswald Gracias, ben 2141 fedeli, le loro famiglie e i loro amici
sono stati colpiti da atti persecutori, spesso violenti. Il rapporto, ricevuto dall’agenzia
Fides, parla di “campagna premeditata” da parte degli estremisti indù che hanno individuato
nei cattolici un bersaglio facile e hanno iniziato ad additarli come “una minaccia
per l’induismo”. In realtà la percentuale dei cristiani in India, stando ai dati,
è in diminuzione: erano il 2.60% della popolazione nel 1972; il 2.44% nel 1981 e appena
il 2.30% nel 2001. Le principali vittime dei soprusi sono le donne e i bambini, malnutriti,
privati dell’istruzione elementare, abusati, costretti a vivere nei campi profughi
e a lavorare nella paura e nell’incertezza finanziaria. Vulnerabili anche le donne,
che siano mogli, figlie o sorelle di pastori, oppure suore. Il rapporto, inoltre,
evidenzia 250 tra i crimini più gravi in violazione della libertà di fede, dei diritti
umani e costituzionali e cita come lo Stato “canaglia” il Karnataka, dove nel 2011
si sono verificati oltre mille attacchi ai cristiani e dove anche ieri 20 pentecostali
sono stati aggrediti mentre pregavano all’interno di una casa privata di Bangalore;
ma la situazione non è migliore nell’Orissa, in Gujarat, Madhya Pradesh e Chhattisgarh.
(R.B.)