Usa. Lettera dei vescovi del Maryland: è obbligo morale aiutare chi è colpito dalla
crisi
In tempi di crisi economica come quello attuale che vedono crescere la povertà, i
cattolici sono chiamati ad aiutare chi è in difficoltà non solo con opere di carità
personale, ma anche premendo sulle autorità pubbliche per ottenere interventi a sostegno
delle categorie più vulnerabili. È quanto scrivono i vescovi del Maryland in una lettera
pastorale pubblicata in questi giorni in occasione dell’apertura oggi della sessione
del parlamento statale. Intitolata “Quando mai ti abbiamo visto affamato?” (When did
we see you hungry? – Mt 25,37), la lettera parte da un’analisi dell’attuale situazione
socio–economica del Maryland, “uno degli Stati più ricchi del Paese, in cui tuttavia
i cittadini faticano come mai prima a trovare lavoro, una casa e di che sfamare le
proprie famiglie”. Di fronte alla realtà della povertà dilagante, i cristiani non
possono volgere lo sguardo altrove, delegando tutto allo Stato, perché in ognuno di
questi poveri, come si legge nel Vangelo, devono vedere Cristo. “Amare quelli che
tra noi faticano ad arrivare alla fine del mese, i poveri, i disoccupati o i senza
casa – sottolineano i vescovi del Maryland - non è semplicemente un moto di bontà
dei nostri cuori. È piuttosto un obbligo e un requisito della vera giustizia cristiana
che dobbiamo a chi è in difficoltà”. Alla luce del principio di sussidiarietà della
dottrina sociale della Chiesa, i cattolici sono quindi chiamati ad contribuire in
prima persona con il proprio tempo e le proprie risorse. Allo stesso tempo anche le
autorità pubbliche devono intervenire dove le iniziative dei singoli e delle organizzazioni
caritative non arrivano. “Per questo – afferma la lettera – come cattolici e cittadini
del Maryland siamo chiamati a sollecitare le autorità locali, statali e federali affinché
prendano decisioni, approvino leggi e stanziamenti adeguati con senso di carità e
giustizia e nel rispetto della nostra comune dignità umana”. Nonostante le attuali
difficoltà di bilancio, scrivono in conclusione i presuli del Maryland, gli amministratori
e i legislatori hanno “l’obbligo morale” di intervenire con programmi di assistenza
sociale e finanziamenti congrui a sostegno dei più vulnerabili, a cominciare dalle
famiglie con bambini, le persone disabili, gli anziani e i veterani di guerra. (L.Z.)