Le cooperative crescono nonostante la crisi. Da queste aziende sì alle liberalizzazioni
Le cooperative sono favorevoli a un processo di liberalizzazioni, però ”lo sforzo
non deve essere concentrato sui pesci piccoli”. La posizione è stata espressa da Luigi
Marino, presidente dell’Alleanza delle Cooperative, in una conferenza stampa a Roma.
In Italia attualmente in queste aziende lavorano un milione e 300 mila persone. Il
servizio di Alessandro Guarasci:
Il 2012 è
l’anno internazionale delle cooperative, aziende che hanno continuato a crescere nonostante
la crisi, nel mondo e in Europa. E proprio allo sviluppo pensano le imprese di questo
tipo che sono in Italia, che negli ultimi dieci anni hanno visto aumentare l’occupazione
del 73%. Crescita economica che passa anche attraverso le liberalizzazioni, dice Luigi
Marino, presidente di Confcooperative e portavoce dell’Alleanza:
“Quelle
che incidono sulle famiglie, sulle imprese e sulle persone, ovvero le reti di energia,
la benzina, i servizi municipali, quelli che un tempo venivano dati ed erogati dalle
municipalizzate e che oggi vengono erogate da società che rispondono alla Borsa e
non agli utenti”.
Le coop poi chiedono che non si intervenga ulteriormente
sul loro regime fiscale. Giuliano Poletti, presidente di Legacoop:
“C’è
una ricchezza collettiva che va a disposizione delle future generazioni. Bene, noi
pensiamo che non promuovere una scelta di questo genere sia una scelta miope”.
Sì
poi a una riforma del mercato del lavoro. Rosario Altieri, presidente
di Agci:
“Il mercato del lavoro va riformato, le garanzie vanno mantenute,
però va reso anche più efficiente e più competitivo l’intero sistema”.
Ed
ancora certezze sui crediti. A volte la pubblica amministrazione ci mette anche tre
anni per pagare.