2012-01-11 15:15:19

Convegno alla Lateranense “Quale famiglia per quale società“. Don Milani: recuperare il tempo per la famiglia


“Quale famiglia per quale società”: il titolo del Convegno ospitato stamani alla Pontificia Università Lateranense, promosso dall’Istituto pastorale Redemptor Hominis e dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Aprendo i lavori, il rettore mons. Enrico dal Covolo ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie, in programma a Milano dal 30 maggio al 3 giugno prossimi. Roberta Gisotti ha intervistato don Davide Milani, responsabile Comunicazioni sociali della diocesi ambrosiana e dell’evento che culminerà con la visita di Benedetto XVI:RealAudioMP3

D. – Don Milani, a dire il vero si parla sovente di una famiglia ideale che si confronta con una società che sembra congiurare – in realtà – contro questa famiglia ideale…

R. – Il tema che il Santo Padre ha scelto per il settimo Incontro mondiale delle famiglie, cioè “La famiglia, il lavoro e la festa”, ci aiuta a risolvere felicemente questa apparente tensione. Noi non siamo chiamati a parlare della famiglia in generale – avremmo comunque tanto da dire – siamo chiamati a mostrare la famiglia dentro questo dinamismo vitale del lavoro e della festa. Siamo convinti che, mostrando la famiglia nel suo darsi, riusciremo a far risplendere il grande valore della famiglia stessa che intendiamo come unione stabile, pubblica tra un uomo e una donna, aperta alla vita.

D. – Nella cultura di oggi c’è una certa ambiguità sul termine ‘famiglia’. Quindi, sarà importante ribadire quali sono i principi, i valori e la carta d’identità di questa famiglia cristiana…

R. – Certo. Lo diremo, lo ribadiremo, non in astratto. Parlare del lavoro non significa semplicemente parlare dell’impiego di uno dei due genitori, dei coniugi fuori casa, ma mostrare quella dimensione fondamentale del lavoro che è per l’uomo: il modo in cui l’uomo è nel mondo, in cui la donna è nel mondo. E allo stesso tempo, parlare della famiglia e la festa vuol dire celebrare quel fondamento dell’unione matrimoniale che è l’amore: il tempo per la famiglia e il tempo per la relazione con il Signore, la festa, il tema della domenica. E’ un incontro in cui diremo l’identità della famiglia cristiana, ma saremo aperti anche a dialogare con tutti, senza nascondere la nostra identità. Anzi, poiché l’identità della famiglia cristiana è molto forte, in noi abbiamo la forza e il coraggio di sostenere il confronto con tutti.

D. – Il tempo della famiglia: un tempo che viene conteso, soprattutto in termini commerciali, nella società di oggi…

R. – Sì, questo è un tema molto "caldo", sul quale stiamo riflettendo tanto. Una riflessione che viene da Milano, una città molto caotica, molto frenetica, nei suoi ritmi e tempi di vita. L’ancora di salvezza per la famiglia, in relazione al tempo, è la dimensione della comunità. Laddove c’è una comunità – la comunità cristiana, per noi – la comunità territoriale, questa dimensione del tempo si stempera ed è percepita in maniera meno conflittuale. Certo che, se la famiglia si percepisce come barricata dentro il proprio appartamento, alle prese con mille appuntamenti e mille impegni, tutto diventa più complicato, più frenetico. Se invece si sente percepita all’interno di una comunità – come si sperimenta in una comunità amicale, parentale, cristiana – questa tensione è meno percepibile. Anzi, si percepisce un’alleanza di fondo, una benevolenza di fondo.

D. – A che punto sono i preparativi dell'Incontro di giugno?

R. – Siamo a buon punto. Le sfide su cui siamo impegnati sono la ricerca di cinquemila volontari, che vengano da Milano, dalla diocesi, dall’Italia e dal mondo per darci una mano. Cerchiamo gli iscritti al Convegno teologico per gli operatori di pastorale familiare, e cerchiamo le famiglie che dal mondo vengano a Milano a vivere questo incontro con il Papa. E su Milano e sulla Lombardia cerchiamo anche 100 mila famiglie che aprano la propria porta di casa per accogliere i pellegrini. (gf)







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