Leonardo Becchetti, economista, Università di Tor Vergata, Roma La Tobin Tax
di cui si discute oggi in UE, e cioè una tassa sulle transazioni di azioni e derivati,
è del tutto fattibile e sarebbe un segno importante della volontà di disincentivare
l'utilizzo speculativo del trading a breve termine delle ingenti risorse finanziarie
che circolano sui mercati. Non è affatto vero che una tassa solo continentale
sulle transazioni potrebbe portare a un deflusso di attività finanziarie dall'Europa.
Lo dimostra il fatto che il Regno Unito, che ha un mercato finanziario floridissimo,
la applica in modo rilevante su tutti coloro che comprano e vendono titoli di azioni
inglesi. E' una tassa che esiste già ed è applicata da 23 paesi, compreso il Regno
Unito, senza provocare nessuna fuga di capitali. Ciò prova che si potrebbe applicare
a livello europeo.
Gli Stati Uniti e le potenze asiatiche non vogliono sentir
parlare di Tobin Tax perché in questo momento non sono sotto attacco speculativo e
non subiscono la pressione dell'opinione pubblica che sa come la grave crisi economica
sia originata proprio dai mercati finanziari. In Italia e in Europa il consenso verso
questa tassa nasce proprio da questo principio di restituzione. Se la scintilla della
crisi che ha portato gravi danni e costi per tutti noi, dalle pensioni al lavoro,
nasce nei mercati finanziari, non si vede perché questo settore debba essere esentato
dal pagarne i costi.
Come ha ricordato il Papa parlando al Corpo diplomatico
la crisi economica che stiamo vivendo deve essere un'opportunità per capire che il
mondo finanziario attuale non è il migliore dei mondi possibili. Se pensiamo al modo
con cui vengono sprecate emormi risorse di liquidità, parcheggiate presso la Banca
centrale europea o utilizzate per giochi speculativi di breve periodo, ci rendiamo
conto di come questi soldi potrebbero essere meglio utilizzati per migliorare le condizioni
della gente. E' un dovere degli uomini di speranza non arrendersi a questo stato di
cose. Oggi l'etica, come la non proliferazione-nucleare, non è più un lusso, ma una
necessità. Come ha detto Benedetto XVI servono nuove regole, ma queste non vanno create,
vanno solo applicate perché esistono già. Manca solo la forza politica per affermarle.
Basterebbe applicare tasse sulle transazioni, regolamentazioni dei mercati
OTC, separazioni dell'attività di banca di credito e attività di trading speculativo,
per quanto riguarda le grandi banche. In sostanza va penalizzato l'uso del denaro
a livello internazionale per motivi speculativi e non per motivi di costruzione del
bene pubblico, finanziamenti delle imprese e di beni e servizi pubblici erogati dallo
Stato. (a cura di Fabio Colagrande)