2012-01-10 13:27:38

La Tobin Tax è fattibile e auspicabile


Leonardo Becchetti, economista, Università di Tor Vergata, Roma
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La Tobin Tax di cui si discute oggi in UE, e cioè una tassa sulle transazioni di azioni e derivati, è del tutto fattibile e sarebbe un segno importante della volontà di disincentivare l'utilizzo speculativo del trading a breve termine delle ingenti risorse finanziarie che circolano sui mercati.
Non è affatto vero che una tassa solo continentale sulle transazioni potrebbe portare a un deflusso di attività finanziarie dall'Europa. Lo dimostra il fatto che il Regno Unito, che ha un mercato finanziario floridissimo, la applica in modo rilevante su tutti coloro che comprano e vendono titoli di azioni inglesi. E' una tassa che esiste già ed è applicata da 23 paesi, compreso il Regno Unito, senza provocare nessuna fuga di capitali. Ciò prova che si potrebbe applicare a livello europeo.

Gli Stati Uniti e le potenze asiatiche non vogliono sentir parlare di Tobin Tax perché in questo momento non sono sotto attacco speculativo e non subiscono la pressione dell'opinione pubblica che sa come la grave crisi economica sia originata proprio dai mercati finanziari. In Italia e in Europa il consenso verso questa tassa nasce proprio da questo principio di restituzione. Se la scintilla della crisi che ha portato gravi danni e costi per tutti noi, dalle pensioni al lavoro, nasce nei mercati finanziari, non si vede perché questo settore debba essere esentato dal pagarne i costi.

Come ha ricordato il Papa parlando al Corpo diplomatico la crisi economica che stiamo vivendo deve essere un'opportunità per capire che il mondo finanziario attuale non è il migliore dei mondi possibili. Se pensiamo al modo con cui vengono sprecate emormi risorse di liquidità, parcheggiate presso la Banca centrale europea o utilizzate per giochi speculativi di breve periodo, ci rendiamo conto di come questi soldi potrebbero essere meglio utilizzati per migliorare le condizioni della gente. E' un dovere degli uomini di speranza non arrendersi a questo stato di cose. Oggi l'etica, come la non proliferazione-nucleare, non è più un lusso, ma una necessità. Come ha detto Benedetto XVI servono nuove regole, ma queste non vanno create, vanno solo applicate perché esistono già. Manca solo la forza politica per affermarle.

Basterebbe applicare tasse sulle transazioni, regolamentazioni dei mercati OTC, separazioni dell'attività di banca di credito e attività di trading speculativo, per quanto riguarda le grandi banche. In sostanza va penalizzato l'uso del denaro a livello internazionale per motivi speculativi e non per motivi di costruzione del bene pubblico, finanziamenti delle imprese e di beni e servizi pubblici erogati dallo Stato. (a cura di Fabio Colagrande)







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