Colombia: le Farc chiedono il dialogo con il governo
In un comunicato, ripreso dall'agenzia Misna, le Forze Armate Rivoluzionarie della
Colombia (Farc) hanno chiesto di riavviare il dialogo con il governo. “Riprendere
l’agenda rimasta pendente nel Caguán, la zona smilitarizzata in cui 10 anni fa fallì
l’ultimo tentativo di negoziato tra l’esecutivo e la guerriglia sotto l’amministrazione
di Andrés Pastrana”: a scriverlo il numero uno delle Farc, Timoleón Jiménez. Sul tavolo,
le Farc chiedono di mettere la risoluzione dei principali problemi sociali del Paese,
“le privatizzazioni, la deregolamentazione, la libertà assoluta di commercio e investimenti,
un mercato democratico”. “Questa guerra – aggiunge - non avrà soluzione fino a quando
le nostre voci non saranno ascoltate”. In un passaggio della nota, si parla anche
della regione del Catatumbo dove “il governo – scrivono i guerriglieri - ha ribadito
la volontà di aumentare la presenza militare per favorire l’ingresso di nuove imprese”
interessate a sfruttare carbone e petrolio a svantaggio però delle popolazioni indigene
locali e con il pretesto di voler condurre un attacco frontale al narcotraffico. L’esercito
e il governo “mentono al Paese” – sottolineano - decisi a depredare riserve e parchi
naturali per i guadagni dei loro azionisti”, in una terra in cui le comunità native
oggi vivono come rifugiati”.(B.C.)