Usa: il cardinale O'Malley sugli abusi sessuali nell'arcidiocesi di Boston
«La nostra Chiesa non potrà mai dimenticare la crisi subita per gli abusi sessuali
perpetrati dal clero. I giorni traumatici e dolorosi che abbiamo vissuto dieci anni
fa ci hanno giustamente spinto ad affrontare la questione con onestà e a mettere in
atto molti necessari cambiamenti. Saremo sempre concentrati sulla protezione dei bambini
con la massima serietà e attenzione. Siamo una Chiesa chiamata alla missione. Mentre
continueremo sempre ad avere cura delle vittime e a rendere la Chiesa l’ambiente più
sicuro per tutti, guardiamo al futuro con la fiducia che Dio porterà del bene da questa
situazione e offrirà speranza e guarigione a tutte le persone colpite da questa crisi».
È questo uno dei principali passaggi di un documento contenente alcune riflessioni
che il cardinale arcivescovo di Boston, Sean Patrick O’Malley, ha indirizzato alla
comunità ecclesiale mercoledì scorso, in occasione dei dieci anni dalla scoperta di
una serie di abusi sessuali perpetrati su minori da parte del clero dell’arcidiocesi.
Il documento, dal titolo Ten Years Later-Reflections on the Sexual Abuse Crisis in
the Archdiocese of Boston, è accompagnato da una lettera nella quale viene riassunta
la questione, sottolineando come un decennio fa «un problema con la storia, più profondo
di quanto si sarebbe potuto immaginare, è esploso nella comunità ecclesiale». Come
Chiesa, si aggiunge, «non potremo mai dimenticare e mai lo faremo, il trauma e il
senso di repulsione nell’aver appreso che per decenni i bambini sono stati oggetto
di abusi sessuali che hanno devastato le loro vite e quelle dei propri familiari.
Dobbiamo continuare a esprimere la nostra profonda tristezza e contrizione per come
abbiamo fallito nei confronti di coloro che ci erano stati affidati alla nostra sollecitudine».
Nella lettera - riferisce L'Osservatore Romano - si pone poi l’accento sull’opera
del personale specializzato nell’assistenza psicologica che ha consentito di formare
volontari e di portare avanti efficaci programmi di protezione per i minori all’interno
delle parrocchie, delle scuole e delle agenzie per la fornitura di servizi sociali.
«Questi volontari dediti — si evidenzia — hanno speso innumerevoli ore nel formare
adulti nel territorio dell’arcidiocesi affinché i programmi di protezione dei minori
“fossero sempre e ovunque” nella vita della Chiesa». Il documento, nel ribadire l’impegno
per la protezione dei minori, offre a tale riguardo un quadro degli interventi effettuati.
Oltre 150.000 tra catechisti e volontari, in particolare, sono stati finora impegnati
nei corsi di formazione, che «attraverso la loro dedizione hanno permesso di rendere
le parrocchie e le scuole luoghi sicuri per consentire ai bambini di crescere nella
fede e nell’amore di Dio». Inoltre, attraverso l’Office of Pastoral Support and Outreach
dell’arcidiocesi sono stati organizzati incontri con oltre un migliaio di vittime
degli abusi e i loro familiari. Infine, oltre 7 milioni di dollari sono stati spesi
in servizi di assistenza. (L.Z.)