2012-01-06 11:21:06

Ucraina: l'impegno della Caritas nella lotta all'Aids


In Ucraina soltanto il 4 per cento della popolazione si è sottoposto volontariamente al test per l’Hiv, conoscendo la propria condizione di salute. E’ quanto sostiene un’indagine di Caritas Kyiv, struttura da 10 anni al servizio dei bambini e dei giovani in condizione di vita critiche molti dei quali sieropositivi. I risultati dello studio, incentrato su “La situazione attuale nel settore del trattamento, della cura e del sostegno dei bambini infetti da Hiv”, sono stati presentati di recente. Il documento – riporta l’agenzia Sir – afferma che “la potenzialità dello Stato di fornire cure e sostegno ai gruppi vulnerabili di bambini e alle loro famiglie deve essere sviluppata, in quanto il livello di servizi adeguati alle famiglie è attualmente ancora insoddisfacente”. Lo studio, che ha messo a punto un sistema di indicatori per il monitoraggio della cura dei bambini sieropositivi, ha definito delle raccomandazioni per ulteriori miglioramenti al fine di una piena integrazione sociale di questi bambini. Le conclusioni della ricerca sono prevalentemente indirizzate ai responsabili decisionali – organizzazioni governative e non governative - oltre che a quanti operano nel settore della protezione dell’infanzia. Molte famiglie con bambini sieropositivi hanno riferito casi di discriminazione nelle scuole e in altre istituzioni per l’infanzia dell’Ucraina, nonostante la legislazione nazionale garantisca il diritto di tutti i bambini ad ottenere istruzione e assistenza sociale, indipendentemente dalle loro condizioni di salute. In base alle stime del Ministero della sanità dell’Ucraina, nel 2007 la prevalenza di Hiv nella popolazione adulta dell’Ucraina (di età compresa tra 15 e 49 anni) era pari all’1,63%. Oggi quella cifra è ancora più elevata, a significare che l’Ucraina vive l’epidemia di Hiv/Aids più grave d’Europa. (E.B.)







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