2012-01-06 19:43:50

Nuovi attentati contro i cristiani in Nigeria. L’arcivescovo di Jos, Kaigama: basta violenze, il governo ci protegga




La Nigeria scossa in meno di 24 ore da due attentati contro i cristiani. Questo pomeriggio nello stato settentrionale dell’Adamawa uomini armati hanno aperto il fuoco contro un gruppo riunito per un funerale uccidendo 17 persone. Solo ieri in concomitanza con la scadenza dell’ultimatum ai cristiani da parte del gruppo fondamentalista di Boko Haram sei persone sono state uccise nella città nordorientale di Gombe. Boko Haram ha rivendicato le due azioni. Giulio Albanese: RealAudioMP3

cora un barbaro attacco contro la comunità cristiana in Nigeria. Ieri sera, uomini armati hanno fatto irruzione ed aperto il fuoco in una chiesa nella città di Gombe, nel nord-est del Paese, causando la morte di sei persone e il ferimento di almeno altre dieci. L’attentato avviene dopo l'ultimatum del gruppo islamista “Boko Haram” ai cristiani perché lascino il nord del Paese. Sulla nuova strage di cristiani in Nigeria, Alessandro Gisotti ha intervistato l’arcivescovo di Jos, mons. Ignatius Ayau Kaigama:RealAudioMP3

R. – Io sono terribilmente triste, come tutti i nigeriani, musulmani e cristiani. Queste persone ammazzano i cristiani mentre pregano e fanno questo quasi ogni giorno. E’ un gravissimo peccato. Non so cosa possiamo fare adesso. Possiamo chiedere al governo di darci la protezione perché possiamo vivere serenamente e svolgere le nostre attività quotidiane in modo tranquillo. Questo gruppo fondamentalista non sa niente della sacralità della vita. A loro basta uccidere, distruggere e creare una grande divisione tra cristiani e musulmani. Questo è il loro obiettivo.

D. - C’è la paura che ci sia il caos, con attentati ogni giorno?

R. - C’è una grande paura perché la vita non è più normale. Non possiamo riunirci a pregare sia di giorno che di notte e questa è una terribile barriera per noi e anche per il Vangelo. Siamo quasi in prigione ed è una cosa molto dolorosa.

R. – In questo momento è importante rafforzare il dialogo interreligioso per isolare i violenti, i terroristi?

R. – Sì. Il dialogo continua, i musulmani normali non vogliono ciò che sta accadendo, non lo vogliono! Dobbiamo continuare sperando che il dialogo porti frutti, e fare tutto il possibile per ostacolare le attività di questo gruppo.







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