Il cardinale Saraiva Martins compie 80 anni: i Santi mi hanno arricchito in maniera
profonda
Il cardinale José Saraiva Martins compie oggi 80 anni. Nel lungo servizio del porporato
portoghese alla Chiesa, e in particolare nella Curia romana, spicca l’impegno come
prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, durante il Pontificato del Beato
Giovanni Paolo II. Proprio su questa straordinaria esperienza, il cardinale José
Saraiva Martins si sofferma nell'intervista di Alessandro Gisotti:
R. - I Santi
mi hanno dato molto, mi hanno arricchito in maniera straordinaria, mi hanno portato
ad una concezione della Chiesa molto più profonda. Certamente, Giovanni Paolo II aveva
ragione quando diceva che la cosa più importante nella Chiesa è la santità! Naturalmente
non una santità astratta, generica ma concreta e vissuta in modo esistenziale, una
santità – direi - in carne ed ossa come quella dei Santi. Esaminare la vita, la santità
di queste persone, future candidate agli altari, certamente non può non arricchire
in maniera profonda, in maniera straordinaria, chi fa questo studio. Ho avuto il privilegio
di addentrarmi in questo mondo della santità, e devo dire che Giovanni Paolo II, più
di una volta mi ha detto che, certamente il mio dicastero era quello più importante
della Chiesa, perché la santità è la cosa più importante della Chiesa!
D.
– Certo un fatto straordinario è che proprio quel Papa, Giovanni Paolo II, oggi è
Beato…
R. - La Causa di Giovanni Paolo II è iniziata con me... ed io
mi inorgoglisco di aver emanato il decreto di inizio del processo di Beatificazione
di Giovanni Paolo II…
D. - Oggi si vive un periodo di sfiducia molto
diffusa anche a causa della crisi economica. Quanto possono aiutare i Santi a ridare
speranza?
R. - È vero che l’uomo di oggi è un uomo senza speranza, un
uomo deluso, deluso da tutto, deluso dalle teorie, dai sistemi, dalle energie… Ebbene,
in questa situazione, soltanto i Santi possono dare speranza a quest’uomo che non
ha speranza. Perciò bisogna vedere nei Santi non soltanto dei personaggi lontani,
davanti ai quali ci inginocchiamo per chiedere la grazia... assolutamente no. I Santi
sono soprattutto, prima di tutto, qualcosa di molto più importante, cioè sono coloro
che veramente possono orientare l’umanità. Il filosofo francese Henri Bresson diceva
che i grandi personaggi della storia non sono i conquistatori ma i Santi. (bi)