Terra Santa: al via un progetto israelo-palestinese per rimuovere 1,5 milioni di mine
antiuomo
Sarà il suono delle campane ad annunciare l’inizio domani di un progetto promosso
dall’organizzazione umanitaria “Roots of Peace” per sminare una vasta zona della Terrasanta
incluso Qasr al-Yahud, il sito del battesimo di Gesù. L’iniziativa – riferisce l’agenzia
Sir - è nata in collaborazione con le autorità israeliane e palestinesi per rimuovere
1,5 milioni di mine antiuomo, sui terreni saranno poi piantate delle vigne. Dopo il
suono delle campane - “un campanello d’allarme per il mondo”: ha detto il governatore
di Betlemme - il progetto sarà presentato in una conferenza stampa nel villaggio di
Husan, particolarmente contaminato dalla presenza di questi ordigni messi al bando
alla fine del 1997, dopo la conferenza di Ottawa. “La Terrasanta non è santa – ha
sottolineato Heidi Kühn, fondatrice di “Roots of Peace” – quando ci sono mine nel
terreno”. Nel progetto è prevista anche la costruzione di una scuola per bambini.
L’organizzazione “Roots of Peace” dal 1997 opera per dissotterrare le mine in paesi
come Afghanistan, Angola, Cambogia, Croazia, Iraq, Kirghizistan, Vietnam e Israele.
(B.C.)