Pubblicato il rapporto dell’Istituto Internazionale della Stampa: 103 i giornalisti
uccisi nel 2011
E’ l’America Latina il luogo più pericoloso per i giornalisti. A rivelarlo il consueto
rapporto dell’Istituto Internazionale della Stampa che ha sede a Vienna. Nell’anno
appena passato sono stati 103 i reporter uccisi a causa della loro attività professionale,
un terzo dei quali proprio in America Latina. Esattamente sono 36 le vittime, 10 solo
in Messico a seguire poi l’Iraq con 9 reporter morti. Pericoloso risulta quindi il
Medio Oriente, le statistiche parlano di 21 giornalisti uccisi, si tratta di inviati
e operatori che hanno seguito le rivolte della cosiddetta “primavera araba”. Anche
l’Asia è un continente che vanta un numero elevato di vittime: 17 in totale divisi
tra Pakistan e Filippine. Il trend è dunque in crescita anche se è il 2009 l’anno
drammatico per gli operatori dell’informazione con 110 morti. Ma è in crescita anche
il numero dei Paesi pericolosi: nel 2011 erano 40 mentre nel 2002 solo 19. L’Istituto
Internazionale della Stampa lamenta la possibilità di arrivare ai responsabili degli
assassinii, “una probabilità – fanno sapere – prossima allo zero”. (B.C.)