2012-01-05 13:41:37

Padre e figlia uccisi a Roma per 5 mila euro. Il cardinale Vallini: senza rispetto per la vita è una giungla


Lo Stato è presente e lo dimostrerà. Sono state queste le parole del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri al termine del vertice al Viminale dedicato al delitto del padre e della bimba cinesi, avvenuto ieri sera a Roma durante una rapina. Il ministro ha espresso sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza alla comunità cinese ed ha promesso un’azione mirata e più incisiva delle forze dell’ordine. Dobbiamo dare un segnale di grande attenzione alla comunità, ha concluso il ministro, ma anche restituirle serenità. Intanto nella capitale le indagini per individuare gli assassini. Obiettivo dei malviventi, che sarebbero italiani, era l’incasso del giorno dell’attività commerciale: 5mila euro. Per il giorno dei funerali, il Campidoglio ha proclamato il lutto cittadino. "Sollecitiamo l'Italia a prendere tutte le misure idonee a tutelare la sicurezza personale e patrimoniale dei cittadini cinesi" nel Paese. Così in una dichiarazione ufficiale diffusa nel pomeriggio l'Ambasciata della Repubblica popolare Cinese in Italia. Il duplice omicidio riporta in primo piano l’emergenza violenza nella capitale: 36 gli omicidi avvenuti solo nel 2011. “Roma ha bisogno di un sussulto morale”, afferma il cardinale vicario Agostino Vallini. Paolo Ondarza lo ha intervistato: RealAudioMP3

R. – Questo tragico episodio è espressione di un contesto di sofferenza. C’è un vuoto spirituale, in tante persone e anche in tanti giovani che deve farci profondamente riflettere, perché se non si ha più rispetto della vita umana, veramente, siamo alla giungla.

D. – Ritiene che questo fatto metta solo in luce una diffusa mentalità di violenza nella capitale o forse anche un odio verso lo straniero?

R. – Io credo che non sia un problema solo di Roma, è un problema di tante altre città. Quanto al secondo aspetto, l’odio allo straniero, io non mi sentirei di parlare di odio ma certo di diffidenza, abbastanza diffusa; anche se dobbiamo riconoscere che c’è un tessuto di solidarietà, sommerso tante volte, che fa molto, e c’è una cultura propagandata anche dai media che certamente non aiuta e che fa vedere con sospetto chi non è dei "nostri", per così dire.

D. – Come ridare un’anima alla nostra società?

R. – La proposta che il Santo Padre continuamente ha dato è la strada maestra: l’evangelizzazione è la via maestra per ricostruire e sviluppare il tessuto della fede , significa capire e comprendere il senso vero dell’uomo. Ricordiamo quella citazione così bella della Gaudium et spes dove si dice che chi segue Cristo, quindi chi ha fede in Lui, che è l’uomo perfetto, si fa lui pure più uomo. Se non si alimenta un tessuto positivo, l’educazione delle famiglie, l’attenzione ai ragazzi, ai giovani, insieme a quelle politiche familiari che incoraggiano la serenità della vita, il lavoro dei giovani - dove la componente spirituale, ma anche la componente educativa, sociale, si sviluppano - è chiaro che il rischio c’è, ma io direi che non dobbiamo essere pessimisti, perché ricordiamo sempre che il Codice penale esiste per una sparuta minoranza; la stragrande maggioranza, quella che non fa notizia, è formata da persone che vorrebbero un mondo diverso. (bf)







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