La stella cometa guida dei Magi: con noi il direttore della Specola vaticana, padre
Funes
Domani, nel giorno dell’Epifania, ricorderemo che i re Magi hanno fatto visita a Gesù
appena nato. Secondo il racconto del Vangelo di Matteo, a guidarli è stata la stella
cometa o meglio detta Stella di Betlemme. Si tratta comunque di un fenomeno astronomico
che accompagna nel racconto evangelico la nascita di Gesù. Per approfondire i significati
storici, scientifici e spirituali dell’immagine della stella cometa, Fausta Speranza
ha intervistato il direttore della Specola vaticana, padre José Gabriel Funes:
R. – Non
risulta che ci sia un registro storico di un evento astronomico all’epoca ma questo
non vuol dire che non ci sia stato. Quello che sappiamo, grazie soprattutto a chi
studia la Bibbia, è che l’evangelista Matteo cerca di far vedere nei racconti dell’infanzia
di Gesù che in Gesù si compiono le Scritture. Ha un significato spirituale molto profondo
e molto bello.
D. – C’è comunque un’associazione tra scienza e storia:
sappiamo che ad un evento importante si associava un evento astronomico …
R.
– Molte volte alla nascita di grandi re e grandi personaggi storici veniva associato
un evento astronomico. Può darsi che questa sia l’interpretazione. O può darsi che
ci sia stata una congiunzione di Giove con Saturno, o con un altro pianeta, oppure
una stella che è esplosa, una nova, supernova… oppure una stella cometa. Credo che
l’importante sia il significato spirituale, che ha un fondamento anche nella storia,
cioè significa la nascita di Gesù.
D. – Padre Funes, vogliamo spiegare
dal punto di vista scientifico, in modo divulgativo e semplice, che cosa succede con
il fenomeno astronomico della cometa?
R. - Le comete si formano nella
periferia del nostro sistema solare e sono molto lontane dal sole. Forse può darsi
che una stella vicina che passa vicino al sole sposti questi oggetti astronomici.
Per esempio Plutone – il pianeta che noi adesso conosciamo come "Pluto" – forma una
parte di questi corpi nella periferia del sistema solare che poi si avvicinano al
sole e sviluppano la coda della cometa: il nucleo della cometa può essere di 3-4 chilometri,
fino a 10-12, e invece la coda è molto lunga: può svilupparsi fino a 150 milioni di
chilometri.
D. – Fenomeno scientifico e poi c’è la fede: la cometa rappresenta
il punto di riferimento dei Magi che cercavano Gesù. Dunque, un valore forte di fede,
come ha ricordato anche lei. Dunque la cometa ci può far ragionare sul rapporto scienza
e fede, in un momento in cui tanti discorsi intellettuali vorrebbero quasi negare
questo rapporto…
R. – Certo. Molte volte nella nostra cultura quotidiana,
che talvolta è un po’ superficiale, scienza e fede vengono presentate come nemici
in una guerra santa. Invece no, i Magi sono per noi un esempio di come scienza e fede
possano aiutarsi a vicenda, possano essere integrate. Scienza e fede possono vivere
in armonia. I Magi sono pellegrini, sono quelli che cercano la verità. Sono per noi
esempi: persone oneste intellettualmente che con la loro intelligenza cercano la verità.
Come dice il Vangelo, nel trovare la verità, nell’incontrare Gesù, nel vedere le stelle,
loro gioiscono e mi sembra che questo sia un messaggio molto bello e molto importante
per i nostri tempi. Mi sembra che ancora oggi questa immagine del presepe sia molto
attuale per parlare della Chiesa. La Chiesa è presente tra i poveri, tra i pastori
ai quali viene annunciata per primi la nascita di Gesù e c’è anche un annuncio in
modo diverso ai Magi che rappresentano un po’ gli uomini di cultura e di scienza:
anche a loro è rivolto questo annuncio tramite le stelle. (bf)