2012-01-05 14:11:42

Kenya: appello di leader cristiani e islamici per il disarmo


“Troppe armi non possono che portare alla violenza e alle uccisioni”: è un passaggio del messaggio che i rappresentati cristiani e islamici della zona di Isiolo, in Kenya, hanno lanciato e che tutti i media del Paese hanno ripreso. Un appello seguito alle violenze avvenute tra il 25 e il 27 dicembre scorsi nelle quali hanno perso la vita 10 persone. A far scattare la scintilla una disputa tra diverse tribù riguardo un furto di bestiame ma anche le voci sulla prossima costruzione di un centro turistico nella zona, la cui presenza ha causato interessi da parte di gruppi diversi. “Ora la situazione è tornata calma” - ha detto all’agenzia Misna monsignor Anthony Ireri Mukobo, vescovo di Isiolo - grazie anche alla presenza di circa 800 agenti di polizia nella città e nei sobborghi inviati dal governo centrale. Il presule ha anche riferito di aver ospitato nella cattedrale di Isiolo circa duemila persone scappate dalle violenze tribali. Da anni, infatti, le comunità Borana e Turkana si contendono il possesso delle fonti idriche e dei terreni più adatti al pascolo. “I borana hanno voluto vendicare una razzia di cammelli e vacche – ha detto mons. Mukobo – accusando alcuni gruppi turkana del furto, questi ultimi hanno cercato rifugio presso una missione nei pressi della parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione”. Negli scontri è rimasto ucciso anche un catechista della diocesi.(B.C.)







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