Portogallo: per la crisi il cardinale Policarpo esorta a riscoprire la Dottrina sociale
della Chiesa
“Un anno difficile e impegnativo in cui, per non sprofondare nello scoramento, avremo
bisogno di fare appello a tutte le forze che ci danno il coraggio di combattere e
che sono il fondamento della nostra speranza e della nostra gioia". Con questo invito
il cardinale patriarca di Lisbona José Policarpo ha aperto il 2012 durante la Messa
celebrata il primo gennaio nella parrocchia di nostra Signora Regina della Apostoli,
a Ramada, nel comune di Odivelas. Nell’omelia – riferisce l’agenzia Ecclesia - il
presidente della Conferenza episcopale portoghese (Cep) ha esortato i fedeli a riscoprire
la Dottrina sociale cattolica, troppo spesso trascurata in questi anni, presentando
questi insegnamenti come la parola della Chiesa che “illumina e dà senso ad ogni realtà
concreta" con particolare attenzione "per le questioni sociali e economiche”. “Essa
- ha detto - ci apre al primato della generosità sull'egoismo, ci insegna a privilegiare
il bene comune, ci aiuta a non limitare le aspirazioni del nostro cuore alla materialità
delle cose, ma ad aprirci alla dimensione trascendente dell’uomo e della storia”.
Il cardinale Policarpo ha quindi ricordato che per i cristiani Gesù è la "forza per
reagire alle avversità, la sfida a una vita diversa che trasforma la società come
il lievito nella pasta". "La sfida della giustizia e della pace sintetizza tutto il
messaggio cristiano sulla società", ha poi evidenziato il porporato che, riferendosi
al tema della 45ª Giornata mondiale della Pace, ha indicato come priorità della nuova
evangelizzazione “l’annuncio della Buona Novella della giustizia e della pace” ai
giovani attraverso “la testimonianza della vita” e la valorizzazione dell’ottimismo
tra le nuove generazioni. Il cardinale Policarpo ha ricordato in proposito le parole
di Benedetto XVI nel suo messaggio per la Giornata che rileva come nel 2011 “è cresciuto
il senso di frustrazione per la crisi che sta assillando la società, il mondo del
lavoro e l’economia, una crisi le cui radici sono anzitutto culturali e antropologiche”.
Secondo il patriarca di Lisbona, "solo gli uomini giusti possono costruire la giustizia,
e solo quelli che hanno sperimentato la pace interiore possono lottare per la pace
nella società. La pace e la giustizia – ha concluso - presuppongono la generosità,
la capacità di donarsi, l’armonia con se stessi, con gli altri, nella società e con
la terra che abitiamo". (L.Z.)