Chiesa in Francia: verso la commemorazione dei 600 anni della nascita di Giovanna
d’Arco
Era il 6 gennaio 1412 quando a Domrémy, in Francia, nasceva Giovanna d’Arco. A 600
anni da questa data, la Chiesa francese si prepara a celebrare la sua eroina, colei
che Benedetto XVI, nell’Udienza generale del 26 gennaio 2011, ha indicato come esempio
di “una misura alta della vita cristiana: fare della preghiera il filo conduttore
delle nostre giornate, avere piena fiducia nel compiere la volontà di Dio, qualunque
essa sia; vivere la carità senza favoritismi, senza limiti e attingendo, come lei,
nell'Amore di Gesù un profondo amore per la Chiesa”. Sono molti gli eventi in calendario
per commemorare questo avvenimento: il 6 gennaio, nella provincia di Vosges, a cui
appartiene la cittadina di Domrémy, il vescovo di Saint-Dié, mons. Jean-Paul Mathieu,
celebrerà una Messa; seguirà poi la proiezione di un film ed un dibattito sull’importanza
della “Pulzella d’Orléans”. Lo stesso giorno, la Chiesa d’Orléans terrà una cerimonia
solenne presieduta dal vescovo locale, mons. Jacques Blaquart, nella cattedrale della
Santa Croce. Nel tempo di Quaresima, inoltre, tutte le parrocchie della zona saranno
invitate a riflettere su alcuni temi legati alla storia di Giovanna d’Arco, come la
pace, l’ascolto della voce di Dio ed il dono di sé. L’11 febbraio è previsto anche
un pellegrinaggio a piedi da Domrémy a Vaucouleurs, dove la Santa trovò rifugio prima
di incontrare il Delfino di Francia, il futuro Re Carlo VII. Ma il culmine dei festeggiamenti
si avrà il 13 maggio quando, nella Basilica di Domrémy, si svolgerà una Messa solenne
presieduta dall’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois. La celebrazione
sarà preceduta da una cerimonia istituzionale davanti alla casa natale di Giovanna
d’Arco e, la sera prima, da una veglia animata da bambini e giovani consacrati. Infine,
a Rouen, dove la Pulzella venne messa al rogo nel 1431, tra il 28 ed il 29 giugno
si terrà un Festival diocesano a lei dedicato e che vedrà una Messa solenne presieduta
dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo
interreligioso. “Giovanna d’Arco era una giovane libera, determinata, intrepida, che
ha saputo nutrire le sue convinzioni grazie alla sua capacità di ascolto – afferma
mons. Mathieu – E può essere un esempio per noi, in un mondo in cui mettersi all’ascolto
non è facile e in cui c’è bisogno di persone, soprattutto giovani, che credano nel
futuro e siano determinate a portare a termine i loro impegni”. “Era una persona di
fede, dalla forte spiritualità – conclude il presule – Non si può negare l’esperienza
cristiana di Giovanna d’Arco”. (I.P.)