2012-01-01 09:39:26

Capitali europee della cultura 2012: la città slovena di Maribor e quella portoghese di Guimarães


La città slovena di Maribor e quella portoghese di Guimarães sono state dichiarate dall’Ue “capitali europee della cultura 2012”. Nell’ambito del programma di “Coesione regionale orientale”, Maribor associa alle attività dell’ “Anno” cinque città dell’area orientale e meridionale del Paese, ognuna delle quali apporterà la propria specificità culturale. Velenje porrà in rilievo l’eredità industriale, Ptuj, insigni monumenti di epoche passate e attrattive etnologiche, Novo Mesto, le situle (vasi da mensa), Murska Sabota, la cultura rurale, Slovenj Gradec, il titolo di “messaggera della pace” ricevuto dalle Nazioni Unite. Si tratta di una regione a basso livello di sviluppo, alla quale l’accresciuta consapevolezza della propria tradizione culturale e delle possibilità offerte dal settore recherà un beneficio significativo sul piano dell’integrazione nazionale e dell’innalzamento del tenore di vita. Maribor è la seconda città slovena per grandezza e popolazione, dopo la capitale Ljubljana e costituisce un importante centro economico e culturale. In occasione della leadership culturale europea, un variegato programma di eventi si terrà nel primo semestre del 2012 nelle cinque città partner del progetto, mentre a Maribor le manifestazioni avranno luogo da luglio a dicembre; le iniziative previste includono festival, proiezioni di film, mostre di arti figurative, incontri letterari con artisti e autori di spicco, concerti con artisti di strada e gruppi locali, nazionali e internazionali. Guimarães, a sud-est di Braga, è considerata la “culla del Portogallo”, poiché fu teatro della vittoria del conte Don Afonso Henriques sulle truppe di León e Castiglia, nel 1128 a São Mamede, che segnò la nascita della nazione portoghese. Verso la metà del secolo XIX venne intrapreso un processo di trasformazione urbana che iniziò con l’abbattimento della cinta muraria e proseguì con la costruzione di strade, viali e parchi: un processo accompagnato da interventi per la conservazione del centro storico della città, dichiarato nel 2001 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”. Sede di industrie tessili, di fiorenti attività commerciali e artigianali, soprattutto nei settori della coltelleria e dell’oreficeria, la città ospita gli edifici dell’Università del Minho, fattore strategico di conoscenza e di innovazione per l’intera regione. Gli eventi programmati in vista dell’anno culturale prevedono manifestazioni che spaziano dal cinema alla fotografia, dall’architettura alla letteratura, dalla filosofia al teatro e all’arte di strada, con particolare attenzione alla commemorazione dei principali eventi storici nazionali e alle tradizioni civili e religiose. Da parte sua, la Chiesa Cattolica ha manifestato il desiderio di volersi associare al duplice riconoscimento nazionale per il 2012, la concessione a Guimarães del titolo di “capitale culturale” e, a Braga, quello di “capitale europea della gioventù”. Come annunciato in conferenza stampa nel giugno scorso dall’arcivescovo di Braga Jorge Ortiga, il programma ecclesiale di ambito culturale include un circuito di visite a chiese monumentali e una serie di concerti di musica sacra; si sta anche pensando allo svolgimento di un incontro del “Cortile dei Gentili”, la struttura di dialogo con i non credenti facente capo al Pontificio Consiglio della Cultura. (A cura di Marina Vitalini)







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