Capitali europee della cultura 2012: la città slovena di Maribor e quella portoghese
di Guimarães
La città slovena di Maribor e quella portoghese di Guimarães sono state dichiarate
dall’Ue “capitali europee della cultura 2012”. Nell’ambito del programma di “Coesione
regionale orientale”, Maribor associa alle attività dell’ “Anno” cinque città dell’area
orientale e meridionale del Paese, ognuna delle quali apporterà la propria specificità
culturale. Velenje porrà in rilievo l’eredità industriale, Ptuj, insigni monumenti
di epoche passate e attrattive etnologiche, Novo Mesto, le situle (vasi da mensa),
Murska Sabota, la cultura rurale, Slovenj Gradec, il titolo di “messaggera della pace”
ricevuto dalle Nazioni Unite. Si tratta di una regione a basso livello di sviluppo,
alla quale l’accresciuta consapevolezza della propria tradizione culturale e delle
possibilità offerte dal settore recherà un beneficio significativo sul piano dell’integrazione
nazionale e dell’innalzamento del tenore di vita. Maribor è la seconda città slovena
per grandezza e popolazione, dopo la capitale Ljubljana e costituisce un importante
centro economico e culturale. In occasione della leadership culturale europea, un
variegato programma di eventi si terrà nel primo semestre del 2012 nelle cinque città
partner del progetto, mentre a Maribor le manifestazioni avranno luogo da luglio a
dicembre; le iniziative previste includono festival, proiezioni di film, mostre di
arti figurative, incontri letterari con artisti e autori di spicco, concerti con artisti
di strada e gruppi locali, nazionali e internazionali. Guimarães, a sud-est di Braga,
è considerata la “culla del Portogallo”, poiché fu teatro della vittoria del conte
Don Afonso Henriques sulle truppe di León e Castiglia, nel 1128 a São Mamede, che
segnò la nascita della nazione portoghese. Verso la metà del secolo XIX venne intrapreso
un processo di trasformazione urbana che iniziò con l’abbattimento della cinta muraria
e proseguì con la costruzione di strade, viali e parchi: un processo accompagnato
da interventi per la conservazione del centro storico della città, dichiarato nel
2001 dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità”. Sede di industrie tessili, di
fiorenti attività commerciali e artigianali, soprattutto nei settori della coltelleria
e dell’oreficeria, la città ospita gli edifici dell’Università del Minho, fattore
strategico di conoscenza e di innovazione per l’intera regione. Gli eventi programmati
in vista dell’anno culturale prevedono manifestazioni che spaziano dal cinema alla
fotografia, dall’architettura alla letteratura, dalla filosofia al teatro e all’arte
di strada, con particolare attenzione alla commemorazione dei principali eventi storici
nazionali e alle tradizioni civili e religiose. Da parte sua, la Chiesa Cattolica
ha manifestato il desiderio di volersi associare al duplice riconoscimento nazionale
per il 2012, la concessione a Guimarães del titolo di “capitale culturale” e, a Braga,
quello di “capitale europea della gioventù”. Come annunciato in conferenza stampa
nel giugno scorso dall’arcivescovo di Braga Jorge Ortiga, il programma ecclesiale
di ambito culturale include un circuito di visite a chiese monumentali e una serie
di concerti di musica sacra; si sta anche pensando allo svolgimento di un incontro
del “Cortile dei Gentili”, la struttura di dialogo con i non credenti facente capo
al Pontificio Consiglio della Cultura. (A cura di Marina Vitalini)