Appello della Croce Rossa per far fronte alla carestia in Mauritania
Entro gennaio 2012 , 1,2 milioni di mauritani potrebbero patire la fame “in assenza
di azioni urgenti adeguate”. L’allarme è stato lanciato dalla Federazione internazionale
della Croce rossa e della Mezzaluna rossa (Ifrc), con sede a Ginevra, che ha rilevato
il raddoppio, tra luglio e novembre, del numero di persone colpite dalla carestia
in Mauritania, per un totale di circa 830.000 individui. Per questo motivo l’organizzazione
chiede ai donatori 1,75 milioni di euro di aiuti per attuare misure urgenti. Nel comunicato
dell’Ifrc si legge di “raccolti insufficienti combinati a prezzi in aumento che stanno
riducendo la capacità di un gran numero di persone a provvedere alla propria sicurezza
alimentare”. Sul terreno, il responsabile della Mezzaluna rossa in Mauritania, Ould
Raby, riferisce alla Misna che “in diverse aree rurali la crisi è già in atto e dobbiamo
agire proprio ora, prima che la situazione precipiti, come già accaduto negli ultimi
mesi nel Corno d’Africa”. Dopo la grave carestia che a partire dall’estate ha colpito
l’est africano, in particolare Somalia e Kenya, nelle ultime settimane è la situazione
alimentare del Sahel a destare preoccupazione degli operatori umanitari. L’organizzazione
cattolica Caritas Internationalis ha di recente riscontrato “diminuzioni localizzate
ma molto alte delle produzioni agropastorali”, soprattutto in Niger, Mali e Burkina
Faso, Paesi dove i prezzi dei principali cereali – miglio, sorgo, granoturco e riso
– hanno già registrato aumentati dal 12 al 30%. Per il Fondo Onu per l’Infanzia (Unicef),
nel 2012 nei Paesi del Sahel almeno un milione di bambini saranno afflitti da malnutrizione
acuta. Da ottobre Organizzazioni non governative, Onu e altri organismi sono mobilitati
al fianco dei governi dei Paesi a rischio per evitare che si ripeta la crisi alimentare
del 2009-2010, che ha colpito 10 milioni di persone, e le ‘sommosse della fame’ del
2008. (M.G.)