Al via la presidenza danese del Consiglio dell'Unione Europea
La Danimarca assume la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, incarico che
esercita per la settima volta dal suo ingresso a Bruxelles nel 1973. Nell’ambito di
quanto previsto dal Trattato di Lisbona, Copenaghen lavorerà in stretto contatto con
la leadership precedente e con quella successiva, proseguendo l’attuazione del programma
operativo disposto dal trio di presidenze polacca, danese e cipriota per il periodo
dal 1° luglio 2011 al 31 dicembre 2012. In un momento di crisi, tensioni e difficoltà,
la Danimarca si trova a dover affrontare il compito di rinsaldare l’unità dell’Europa
e di dimostrare concretamente ai cittadini del vecchio Continente il valore e la necessità
della cooperazione tra Stati membri. Il rafforzamento della disciplina di bilancio,
cui mira anche il recente accordo comunitario sul patto fiscale, si rispecchia nelle
quattro priorità di fondo del semestre danese: responsabilità, dinamismo, ecologia
e sicurezza dell’Europa e per l’Europa. L’obiettivo di assicurare un’economia europea
più responsabile implica in primo luogo l’attuazione delle misure necessarie per consolidare
le finanze pubbliche e realizzare le riforme; verranno anche rinforzati i meccanismi
di supervisione e regolamentazione del settore finanziario allo scopo di prevenire
crisi finanziarie nel futuro. Il rilancio della crescita e dell’occupazione ha un
ruolo preminente nel favorire l’uscita dalla crisi; in tale prospettiva è fondamentale
sviluppare al meglio il potenziale del Mercato Unico, provvedere alla sua digitalizzazione
e rendere il commercio elettronico più semplice e sicuro. Per quanto riguarda la difesa
dell’ambiente, la nuova leadership europea stabilirà un’agenda propositiva per la
promozione di una crescita verde e sostenibile, senza aumenti nei consumi di risorse
e di energia, con una migliore efficienza energetica e mediante un uso più ampio di
energie rinnovabili. Sul piano del quarto obiettivo, Copenaghen si adopererà per garantire
la sicurezza dei cittadini europei, risolvere i problemi transfrontalieri, combattere
la criminalità internazionale e il terrorismo; l’impegno mirerà inoltre ad un efficace
funzionamento del sistema comune europeo di asilo e ad una più forte collaborazione
Schengen, al fine di conseguire un controllo più sicuro alle frontiere esterne dell’Ue.
Un altro compito importante concerne il processo di allargamento dell’Ue, che vedrà
la presidenza danese continuare i negoziati con la Turchia e l’Islanda, aprire in
giugno le trattative con il Montenegro e accordare in febbraio lo status di “candidato”
alla Serbia, in linea con le conclusioni del Consiglio Europeo di dicembre 2011. (M.V.)