Senegal: aperte le celebrazioni per il 50.mo delle relazioni diplomatiche con la Santa
Sede
Prevenire conflitti e promuovere la pace nel mondo: su questi fronti intendono svilupparsi
le relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Senegal apertesi 50 anni fa e ricordate
in questi giorni dal nunzio apostolico mons. Louis Mariano Montemayor che ha presentato
le iniziative per celebrare l’accordo del 17 novembre del 1961 fra il presidente della
repubblica senegalese Léopold Sédar e Giovanni XXIII. Mons. Montemayor, riferisce
il portale www.lesoleil.sn, ha descritto le intense attività diplomatiche lunedì scorso,
durante una liturgia eucaristica concelebrata nella cattedrale del Ricordo africano
di Dakar insieme all’arcivescovo della diocesi, il cardinale Théodore Adrien Sarr,
e al presidente della Conferenza episcopale, il vescovo di Kaolack, mons. Benjamin
Ndiaye, e alla quale ha preso parte una delegazione del ministero degli Affari Esteri.
È stato evidenziato in particolare l’impegno di Senegal e Santa Sede nella promozione
dello sviluppo e nel dialogo fra culture e religioni. I rapporti fra i due stati si
sono sviluppati grazie alla politica di sollecitudine pastorale per i popoli africani
di Giovanni XXIII. Il Senegal è stato il primo Paese dell’Africa francofona a stabilire
relazioni diplomatiche con la Santa Sede. Dal ’61, ha detto il cardinale Sarr, i due
stati collaborano in maniera fruttuosa, da qui l’auspicio che le collaborazioni crescano
ancora e si rafforzino. (T.C.)