L'Onu proclama il 2012 Anno internazionale dell'energia sostenibile
L'importanza dell’accesso ai servizi energetici e delle fonti rinnovabili per la crescita
delle nazioni in via di sviluppo viene sottolineato dalle Nazioni Unite inaugurando
il 2012 “Anno internazionale dell’energia sostenibile per tutti”. Secondo studi recenti,
nel mondo circa un miliardo e mezzo di persone vivono senza elettricità: una mancanza
che costituisce un limite allo sviluppo di intere popolazioni. Al microfono di Lev
Sordi, il prof. Vincenzo Ferrara climatologo dell’Eneal:
R. - Per
energia sostenibile si intende l’uso dell’energia in modo da non consumare le risorse
naturali, in modo da utilizzarla senza sprechi, con il massimo dell’efficienza e in
modo che sia facilmente accessibile a tutti, soprattutto ai popoli più poveri.
D.
– Perché dedicare il 2012 all’energia sostenibile?
R. - Teniamo presente
che nonostante il prodotto mondiale lordo sia cresciuto in questi anni, sono aumentate
le differenze tra ricchi e poveri, è aumentata la povertà, sono aumentate le malattie
nei Paesi in via di sviluppo, è aumentata la mortalità infantile così come sono aumentate
le malattie come l’Aids. Quindi l’accesso all’energia che possa aiutare sia dal punto
di vista dello sviluppo, sia dal punto di vista del benessere fisico della società
e delle persone, è fondamentale per questo sviluppo.
D. – L’energia
sostenibile può essere il motore di sviluppo del cosiddetto Terzo mondo?
R.
- Di tutti i Paesi, perché se un Paese “x” del mondo consuma energia in modo non sostenibile,
inquina il pianeta e non permette agli altri di svilupparsi.
D. - A
che cosa deve puntare l’energia sostenibile?
R. - L’energia sostenibile
deve puntare soprattutto sull’innovazione tecnologica, sulle nuove tecnologie che
hanno bassi consumi energetici e alte rese con i nuovi materiali e le nuove tecnologie
che sono d’avanguardia e del futuro, a cominciare dai nanomateriali, fino alle tecnologie
più avanzate a bassi consumi d’energia.
D. – L’Italia in che situazione
si trova in merito all’energia sostenibile?
R. – L’Italia ha fatto piccoli
passi, però, c’è molta strada ancora da fare. Bisogna che si svincoli la dipendenza
dai combustibili fossili. La produzione di energia elettrica deve man mano essere
convertita dai combustibili fossili alle energie alternative o comunque rinnovabili
che sono il non consumo delle risorse del pianeta. Le energie rinnovabili sul lungo
periodo possono sostituire il petrolio fino al 90 per cento come è stato dimostrato
da vari studi. (bf)