2011-12-29 19:57:23

Turchia: raid aereo in zona curda, 35 civili uccisi. Il partito del premier Erdogan ammette l'errore


Almeno 35 civili curdi sono morti durante alcuni raid effettuati ieri sera dall'aviazione turca in territorio iracheno, al confine con la Turchia. Ankara ha aperto un’inchiesta, ma in serata il partito del premier turco Erdogan ha ammesso l’errore: si volevano colpire i ribelli del Pkk, ma le persone uccise non erano terroristi. Intanto ad Istanbul migliaia di persone sono scese in piazza contro il governo, si segnalano scontri tra polizia e manifestanti. Il servizio di Cecilia Seppia RealAudioMP3

Scambiati per ribelli del Pkk: sono morti così durante una serie di raid notturni dell’aviazione turca 35 civili curdi, mentre trafficavano gas e zucchero al confine con l’Iraq, tutti giovani tra i 16 e i 20 anni. L'Akp, il partito del premier turco, Erdogan, ha ammesso l’errore dichiarando che le persone colpite non erano terroristi, quindi ha espresso choc e dolore con il vicepresidente Celik che assicura: "se si è trattato di un incidente operativo di certo non sarà insabbiato". Secondo una prima ricostruzione gli aerei si sono mossi dopo che un drone aveva individuato movimenti sospetti lungo la zona di frontiera. I nostri jet, si difendono i militari, hanno colpito una zona "usata regolarmente" dai ribelli curdi e dove "non vive la popolazione civile". Ma il partito curdo, Pace e Democrazia, ha gridato al "massacro", invitando a manifestare in segno di protesta. E mentre i media locali mostrano le immagini strazianti dei cadaveri allineati sulla neve, la gente ha risposto scendendo in strada: migliaia di curdi ad Istanbul hanno scandito slogan contro il governo, si segnalano anche scontri con la polizia che ha usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla.









All the contents on this site are copyrighted ©.