2011-12-28 13:55:48

Senegal: appello del cardinale Sarr per elezioni pacifiche e trasparenti


Una campagna elettorale senza violenze ed uno scrutinio libero e trasparente dei voti: è quanto chiede il cardinale Théodore Adrien Sarr, arcivescovo di Dakar, in vista delle elezioni presidenziali che il Senegal vivrà nel febbraio 2012. Nei giorni scorsi, durante un incontro con la stampa per presentare il suo Messaggio di Natale, il porporato ha lanciato un appello per la costruzione di un Paese realmente democratico, pacifico e creatore di nuove possibilità di sviluppo, grazie ad una politica basata sulla buona governance e sul rispetto della Costituzione. “Ci auguriamo – ha detto il cardinale Sarr – che la prossima tornata elettorale si svolga con trasparenza, verità e pace per mantenere il nostro Senegal nel gruppo delle nazioni interessate all’umanità che è presente in ogni uomo”. Quindi, il porporato ha sottolineato che il Paese ha bisogno di stabilità: “La nostra cara nazione vive una situazione difficile e complessa ed oggi più che mai ha bisogno di pace”, ha detto, facendo particolare riferimento alla situazione in Casamance, regione a sud del Paese, teatro dal 1982 di continui conflitti a causa di movimenti indipendentisti. Il cardinale Sarr ha poi messo in luce come, “nel periodo pre-elettorale, vengano sprecate molto energie per conquistare i voti degli elettori e molte strategie per ottenere il potere di questo Paese che sanguina e che vede moltiplicarsi le zone di insicurezza”. Per questo, ha ribadito l’arcivescovo di Dakar, bisogna chiedersi se ci sono uomini e donne di buona volontà che sappiano porre al centro dei loro programmi politici la fine delle violenze tra cittadini. E si tratta di un interrogativo che deve interessare tutti: leader religiosi, candidati alle presidenziali e membri della società civile. Poi, il porporato ha espresso il suo apprezzamento sugli sviluppi compiuti dal Senegal nel campo della salute, dell’economia, della cultura; tuttavia, egli ha invitato il Paese a non perdere di vista altri campi più importanti, come l’etica e la morale: “Dobbiamo deplorare la perdita reale dei valori e dei punti di riferimento nella coscienza”, ha affermato. Infine, il cardinale Sarr si è detto comunque ottimista sull’organizzazione di elezioni trasparenti e democratiche, a patto che i leader politici cambino i loro cuori induriti dall’inganno, dalla brama di potere e dalla violenza e si armino solo della preghiera per ottenere la pace, in modo da promuovere gesti concreti di solidarietà e di rispetto dell’altro. (I.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.