Cile. Messaggio natalizio dei vescovi: cattolici contro le ingiustizie sociali
«La ricorrenza del Natale interpella questo Paese dove la povertà e l’emarginazione
sofferte da tanti fratelli sono ancora considerate un gioco di numeri, un problema
imbarazzante che noi attribuiamo agli altri, un’immagine che rovina la nostra reputazione
di Paese emergente»: è quanto è sottolineato nel messaggio natalizio del Comitato
permanente della Conferenza episcopale del Cile che mons. Ricardo Ezzati Andrello,
arcivescovo di Santiago del Cile e presidente della Conferenza episcopale, ha diffuso
in coincidenza con la sua visita nella capitale all’ospedale pediatrico «Roberto del
Rio», avvenuta nei giorni scorsi. Nel testo ripreso da L'Osservatore Romano, i presuli
hanno invitato i cattolici cileni «ad assumere su di loro la responsabilità personale
e collettiva nei confronti di queste grandi ingiustizie e a ricordare e a riflettere
sull’insegnamento di sant'Alberto Hurtado che affermava: “I poveri sono Cristo”».
Nel messaggio natalizio, i membri del Comitato permanente hanno sottolineato che «la
vita cambia il suo corso quando ci fermiamo per riconoscerci reciprocamente come fratelli.
Quanta ingiustizia, quanti abusi, quanta violenza e quanto logoramento potrebbero
essere evitati nella nostra vita personale e sociale se ci impegnassimo a costruire
la cultura del dono che il Figlio di Dio ci rivela a Betlemme». Ispirandosi a un brano
del Vangelo di Luca, i vescovi hanno dichiarato: «la stella di Betlemme annuncia anche
che l’uomo è libero ed è un dono. Il dono più grande di tutti i tempi, “un neonato
avvolto in fasce che giace in una mangiatoia” (Luca 2, 13)». (I.P.)