2011-12-26 14:10:30

Consensi in aumento per Obama dopo il via libera del Congresso alla legge sugli sgravi fiscali


Proseguono nelle Hawai le vacanze del presidente americano Obama, criticato dai repubblicani per la scelta di abbandonare per lungo tempo la politica in un periodo particolarmente delicato per l’economia. Il tema resta comunque ben saldo nell’agenda del capo della Casa Bianca che, proprio qualche giorno prima della sua partenza, ha incassato il via libera del Congresso alla legge sugli sgravi fiscali. Il provvedimento, che interessa 160 milioni di lavoratori, porterà 40 dollari al mese in più in busta paga per ciascun nucleo. Sull’importanza di questa misura, Eugenio Bonanata ha intervistato Nico Perrone, docente di storia americana all’Università di Bari:RealAudioMP3

R. – Questo è un risultato importantissimo: dà l’impressione che l’America affronti la crisi muovendosi forse in direzione opposta all’Europa e in direzione opposta all’Italia. Sembra, giustamente, più preoccupato della crescita, perché la crescita è qualcosa che si proietta nel tempo, che della quadratura immediata dei conti. Quindi, il provvedimento è, a livello propagandistico, centrato ed economicamente anche molto interessante.

D. – Per altri versi, è una vittoria sui repubblicani...

R. – La campagna elettorale è aperta. Quindi, tutto va sempre visto in questa prospettiva. Nella campagna elettorale, fino a non molto tempo fa, Obama era dato per perdente, ora sembra in ripresa, perché è uno straordinario organizzatore delle sue campagne e sa muoversi per tempo. E si sta muovendo con molto anticipo.

D. – L’economia resta, comunque, al centro delle preoccupazioni di Obama...

R. – L’economia resta al centro delle preoccupazioni di Obama e resta al centro delle preoccupazioni di noi europei. E’ un problema molto grave, di dimensioni globali, che non si sa esattamente come affrontare. Possiamo dire forse che, nella prospettiva generale, Obama sembra muoversi con delle misure che hanno un carattere strategico, con una visione strategica delle cose. La stessa cosa è difficile dirla per l’Europa.

D. – Le prime settimane del 2012 saranno decisive per il futuro di Obama...

R. – Certamente saranno decisive per il futuro di Obama. Obama – torniamo sempre al solito punto – è un grande organizzatore della campagna elettorale: l’ha già incominciata, infatti, e credo che dimostrerà proprio all’inizio del prossimo anno di entrare nel vivo con qualcosa di molto positivo per il rafforzamento della sua immagine e della sua presenza elettorale in America. (ap)







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