Sangue in Nigeria: esplosioni in tre chiese durante le Messe di Natale. "Un odio
cieco, assurdo", commenta padre Lombardi
La violenza non risparmia la Nigeria neppure il giorno di Natale: questa mattina tre
ordigni sono esplosi vicino ad altrettante chiese, una in un sobborgo di Abuja, una
a Jos e una a Gadaka, dove si stavano celebrando le Messe natalizie. Secondo le prime
stime, sarebbero almeno 27 i morti. Vicinanza al popolo nigeriano, provato dalla violenza
in un giorno che dovrebbe essere di gioia e di pace, è stata espressa dal direttore
della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Il servizio di Roberta Barbi:
Un Natale
con un forte tributo di sangue, quello pagato oggi dalla Nigeria, dove tre bombe sono
esplose in altrettante chiese proprio mentre i fedeli partecipavano alle celebrazioni
natalizie. La prima esplosione nella chiesa cattolica di Santa Teresa a Madalla, nella
periferia della capitale nigeriana Abuja. Poco dopo, alcuni testimoni hanno riferito
di un’altra deflagrazione avvertita nella zona di Rikkos a Jos, nella Nigeria centrale,
nei pressi della chiesa dei Miracoli, affollata questa mattina per la Messa di Natale.
Qui, inoltre, un gruppo di uomini armati avrebbe sparato contro la polizia a guardia
del luogo, uccidendo un agente, mentre altro esplosivo sarebbe stato ritrovato in
un edificio poco lontano. Il terzo ordigno è scoppiato pochi minuti fa a Gadaka, nello
Stato settentrionale di Yobe. Il portavoce dell’agenzia nigeriana dei Servizi di Sicurezza,
Yushau Shuaib, ha confermato la presenza di vittime e feriti ad Abuja, ma ancora non
è stato fornito dalle autorità un bilancio ufficiale perché è molto difficile stabilire
quante persone fossero in chiesa al momento dello scoppio. Il ministero dell’Interno
della Nigeria, inoltre, ha fatto sapere di non avere ambulanze a sufficienza per far
fronte all’emergenza, essendo state dislocate lungo le autostrade del Paese.L’attentato a Madalla sarebbe stato rivendicato dal gruppo di estremisti islamici
Boko Haram, responsabile già alla vigilia di Natale dell’anno scorso di una serie
di attacchi a Jos, in cui morirono almeno 32 persone e 74 rimasero ferite.“Una manifestazione della crudeltà e di un odio cieco, assurdo, che non ha
alcun rispetto per la vita umana”: così ha commentato il triplice attentato il direttore
della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, in una dichiarazione di vicinanza
al popolo nigeriano. “Mentre preghiamo per le vittime ci auguriamo – ha osservato
padre Lombardi – che questa insensata violenza non indebolisca la volontà di convivenza
pacifica e di dialogo nel Paese”.