La persecuzione contro cristiani in Orissa “è la storia vivente del Natale”
“La persecuzione contro i cristiani a Kandhamal è la storia vivente del Natale” dice
all’Agenzia Fides padre Mrutunjaya Digal sacerdote nell’arcidiocesi di Cuttack-Bhubaneswar,
dove i fedeli si apprestano a vivere il Natale fra paure e speranze. “La violenza
sui cristiani nel distretto di Kandhamal, in Orissa – nota il sacerdote – mi ha dato
un significato più profondo nel celebrare il Natale. Si può ricordare che è iniziata
proprio durante il Natale 2007. Nel periodo successivo, ad agosto 2008, si è dispiegata
in massa contro i cristiani a Kandhamal, che celebrarono il Natale in campi profughi
allestiti dal governo”. “Natale annuncia un messaggio di amore speciale di Dio per
l'umanità, la venuta di Dio, che ci accompagna nelle nostre lotte, difficoltà e momenti
gioiosi. Lotta, sofferenza e dolore sono sempre stati una parte della storia divina
della salvezza. Così è anche oggi per il popolo di Kandhamal”, nota il prete. Padre
Mrutunjaya Digal racconta: “Le persecuzioni anticristiane a Kandhamal rappresentano
la storia vivente del Natale. Ho un vivo ricordo dei momenti difficili della nostra
gente nel 2008. Mio fratello ha subito la tonsura e la conversione forzata all’induismo.
Ho ritrovato i miei familiari nei campi di soccorso nel distretto di Kandhamal, con
altre migliaia di famiglie terrorizzate. In quei momenti ci è venuta in aiuto la nostra
fede in Gesù”. “Queste dolorose esperienze – prosegue – mi aiutano a intuire il senso
più profondo del Natale: l’Emmanuele, il Dio con noi, è una realtà nella mia vita.
Il popolo dell’Orissa ha sperimentato la presenza potente di Dio nelle lotte, nelle
difficoltà, nel coraggio di testimoniare la fede cristiana, nella solidarietà. Molte
persone testimoniano, con la loro esperienza, che non sono sole, che Dio è con loro”.
Nell’imminente Natale “ricorderemo che Dio è presente nella nostra storia, in particolare
nelle nostre sofferenze e difficoltà. La grazia di Dio mi consente, e consente ai
cristiani nell'Orissa, di vivere l’autentico spirito del Natale e di condividerlo
con gli altri con un cuore aperto” conclude padre Mrutunjaya Digal.