Nepal: per la comunità cristiana è un Natale da vivere in sicurezza
Un Natale di gioia, di festa e finalmente anche un Natale in sicurezza, quello che
si apprestano a vivere i cristiani del Nepal, senza il rischio di attentati. “La nostra
società sta cambiando, la popolazione indù ci rispetta”, testimonia all'agenzia AsiaNews
una donna di fede cattolica di Kathmandu, dove chiese, abitazioni, hotel e negozi
sono decorati a festa. Dopo la caduta della monarchia indù, nel 2006, il nuovo governo
decise di rendere il Natale festa nazionale per incrementare il turismo, ma gli anni
successivi sono stati difficili per la comunità cristiana, a causa degli attacchi
dei fondamentalisti. Nel 2008, ad esempio, una frangia estremista uccise il sacerdote
gesuita padre John Prakah; nel 2009 una bomba esplose nella cattedrale cattolica della
capitale causando due morti e 13 feriti. Dal 2006 a oggi il numero dei cattolici in
Nepal è cresciuto, passando dai seimila dell’anno della proclamazione dello Stato
laico, ai diecimila di oggi; tuttavia, per ragioni di sicurezza, la cattedrale di
Kathmandu resterà sorvegliata da volontari e poliziotti per tutto il periodo natalizio.
(R.B.)