A rischio di chiusura il campo che ospita i profughi iraniani in Iraq
Nel 1985, quando i paesi europei che ospitavano dissidenti anti Khomeini, per paura
di atti terroristici nel proprio territorio, allontanarono gli esponenti della resistenza
iraniana in esilio, l’asilo fu garantito loro solo dallo stato con cui l’Iran era
in guerra e cioè l’Iraq. A 90 km a nord di Baghdad sorse così il Campo Ashraf, destinato
ad accogliere dissidenti iraniani da tutto il mondo. I 36 km quadrati in pieno deserto
in breve hanno dato ospitalità a migliaia di uomini e donne. Ma ora sono sotto assedio
come ci racconta in questo servizio Luca Attanasio