ZAMBIA No delle Chiese cristiane all’uso degli aiuti economici come strumento di pressione
sui Paesi che discriminano le persone omosessuali
LUSAKA - Sta suscitando non pochi malumori nelle Chiese cristiane in Zambia la decisione
dell’Amministrazione americana di utilizzare gli aiuti economici come strumento di
pressione sui Paesi che discriminano le persone omosessuali. La decisione – riferisce
l’agenzia Cns - è stata annunciata dal Segretario di Stato Hillary Clinton nei primi
giorni di dicembre ad appena un mese da una dichiarazione analoga del Premier conservatore
inglese David Cameron. Un’iniziativa giudicata inaccettabile dalla Conferenza episcopale
zambiana (Zec). “Gli aiuti umanitari non possono essere condizionati dalla promozione
dell’immoralità”, ha dichiarato il portavoce dei vescovi, padre Paul Samasumo. Dello
stesso tenore il giudizio di altri leader cristiani che hanno invitato il governo
zambiano a non cedere a simili pressioni. “Come nazione non possiamo andare in questa
direzione, perché è indecente e mina le basi morali della società. Dobbiamo rimanere
una nazione cristiana” anche a costo di rinunciare agli aiuti, ha dichiarato il rev.do
Gibson Nyirendra, portavoce del Consiglio dei vescovi pentecostali. Per il vescovo
John Jere, Presidente della “Zambia United Christan Action” è scandaloso che
i Paesi occidentali continuino ad usare gli aiuti allo sviluppo per costringere altri
Paesi ad accettare pratiche contrarie alle loro tradizioni. Il Governo zambiano guidato
dal neo-presidente Michael Sata, cattolico, ha comunque assicurato che non cederà
alle pressioni per modificare le politiche sui diritti degli omosessuali. Quella dei
leader cristiani zambiani non è l’unica voce critica che si è levata in Africa sulla
questione. Una posizione analoga è stata espressa in questi giorni dal card. cardinale
tanzaniano Polycarp Pengo, arcivescovo di Dar-Es-Salaam, nel suo messaggio per il
50° anniversario dell’indipendenza della Tanzania. Va ricordato che in molti Paesi
africani l’omosessualità è considerata un reato che in alcuni casi viene punito anche
con pene molto severe.(Cns – ZENGARINI)