2011-12-22 14:19:45

Pakistan: i cristiani vittime di false accuse di blasfemia chiedono al governo di abolirne la legge


Abolire o rivedere l’iniqua “legge nera”, che ha fatto oltre 1.000 vittime in venti anni. E’ l’appello rivolto al governo del Pakistan dalle tante vittime, persone ed intere famiglie cristiane, colpite da false accuse di blasfemia, riunite nei giorni scorsi a Faisalabad per condividere esperienze, scambiarsi sostegno, incoraggiamento e speranze. L’incontro - riferisce l’agenzia Fides – è stato organizzato in vista del Natale dal Pastore protestante Samson Javaid, per pregare insieme e vivere momento di comunione. “C'erano dolore e lacrime, perché alcuni hanno perso i loro cari. C'erano tre famiglie felici perché i loro cari sono stati rilasciati dalla prigione. C'era anche una famiglia il cui figlio è stato condannato due anni fa all’ergastolo”, ha raccontato il rev. Samson. All’incontro ha partecipato anche il vescovo anglicano mons. John Samuel. “Pregheremo, in questo tempo di Natale, - ha detto - ricordando coloro che sono ancora dietro le sbarre a causa di false accuse di blasfemia”. La legge sulla blasfemia, di cui molti abusano, viene utilizzata sovente – ricorda la Fides - come strumento di vendetta personale, ed è stata motivo dell’uccisione di leader cristiani come il ministro Shahbaz Bhatti e musulmani come il governatore del Punjab Salman Taseer. (R.G.)







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