2011-12-22 11:03:44

Kenya: il presidente Kibaki elogia l’opera della Chiesa


La diocesi di Meru, in Kenya, ha celebrato nei giorni scorsi il primo centenario della sua evangelizzazione ad opera dei Missionari della Consolata, giunti in questo territorio nel dicembre 1911. La ricorrenza – riferisce l’agenzia Cisa - è stata festeggiata nel St. Pius Seminary di Nkubu, con una solenne celebrazione presieduta dal cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi e presidente della Conferenza episcopale keniana, alla presenza di migliaia di fedeli, numerosi vescovi e di diverse autorità. Il cardinale Njue ha voluto ringraziare i primi missionari per avere portato non solo il Vangelo agli abitanti di Meru, ma anche sviluppo ed educazione: “Noi siamo il frutto di questi missionari: ci hanno riconosciuto come esseri umani e ci hanno annunciato la Buona Novella”, ha detto il porporato. Egli ha quindi esortato i fedeli presenti a vivere questa celebrazione non come una semplice formalità, ma come un’occasione per fare un esame di coscienza e capire se la loro vita rifletta veramente il messaggio evangelico che hanno ricevuto: “Piantare il seme della fede – ha detto - non è difficile, quello che è difficile è nutrirlo. Voi dovreste essere ‘le pietre viventi’, pronti a continuare a costruire il tempio spirituale del Signore”. Nel suo discorso il cardinale Njue si è rivolto anche ai leader politici esortandoli a non alimentare lo scontro politico nel Paese e ad essere in prima linea nella lotta contro la corruzione. Tra le personalità di spicco presenti alla cerimonia anche il Presidente keniano Mwai Kibaki che ha elogiato i missionari e l’opera svolta dalla Chiesa in Kenya : “La Chiesa – ha detto – è ancora oggi una parte integrante dello sviluppo sociale, economico e politico della nostra nazione. Essa dovrebbe quindi continuare a svolgere il suo insostituibile ruolo di guida e di consiglio per i cittadini e i loro leader”. Da notare che l’’intervento di Kibaki giunge dopo un periodo di frizioni nei rapporti con l’episcopato a causa della decisione annunciata dal Governo di riprendere il controllo di 21 scuole cattoliche allo scopo di aumentare l’offerta educativa dello Stato nelle aree in cui è carente. (L.Z.)







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