2011-12-21 14:18:34

Sud Sudan: mons. Kussala auspica un Natale sereno, ma torna la minaccia della guerriglia


“Speriamo di trascorrere il Natale nella serenità e nella pace, ma c’è qualche timore in tutta la popolazione per la possibilità di attacchi dei guerriglieri dell’Lra” dice all’agenzia Fides mons. Edaward Hiiboro Kussala, vescovo di Tombura-Yambio, nel Sud Sudan, dove da anni i guerriglieri del movimento di origine ugandese Esercito di Resistenza del Signore (Lra), compiono violenze contro la popolazione locale. “Da almeno 2 mesi non ci sono attacchi dell’Lra nella nostra regione e quindi al momento siamo tranquilli, ma i guerriglieri possono riapparire all’improvviso” sottolinea mons. Kussala. L’Lra agisce in una vasta area che va dal Sud Sudan al nord-est della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) fino al Centrafrica. L’esercito ugandese, in accordo con le autorità di questi Paesi, ha dispiegato alcune unità di combattimento per dare la caccia all’Lra. In loro appoggio, il governo degli Stati Uniti ha inviato un centinaio di istruttori delle forze speciali. “Alcuni ufficiali dell’esercito ugandese che operano accanto a quello del Sud Sudan nella nostra area, mi hanno confermato la presenza di istruttori statunitensi” dice mons. Kussala. Nel Sud Sudan, indipendente dal luglio 2011, operano diversi movimenti di guerriglia che minano le fragili istituzioni del neo Stato. Oltre all’Lra, che ha origine straniera, vi sono gruppi di origine locale, come il South Sudan’s Democratic Movement/Army, il cui leader George Athor è stato ucciso il 19 dicembre in uno scontro con l’esercito del Sud Sudan nella Contea di Morobo, nello Stato dell’Equatoria Centrale. Nello Stato del Nilo Blu intanto, oltre 20 mila persone sono sfuggite alle bombe e alla violenza per recarsi nel campo profughi del villaggio di Doro per cercare cibo e riparo sicuro. Tuttavia in questo campo ogni giorno arrivano mille persone e finora non hanno ricevuto nessun tipo di aiuto. Dormono sotto i cespugli, non hanno di che nutrirsi e aumenta la malnutrizione infantile. Alcuni bambini hanno diarrea e febbre, e se continuano a non avere di che mangiare, sicuramente moriranno di fame. Molte famiglie, costrette a lasciare i loro campi e le loro abitazioni a causa della guerra, stanno cercando di tornare indietro per poter avere qualcosa con cui nutrirsi. (R.P.)







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