Siria: 250 morti in due giorni. Parigi: massacro senza precedenti
Una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu si deve tenere “per discutere
dei massacri in corso nelle regioni siriane di Idlib e Homs”: è l'appello lanciato
stamani dal Consiglio nazionale siriano (Cns), che chiede che tali regioni siano dichiarate
"zone sicure sotto protezione internazionale" e dalle quali "si devono ritirare le
forze del regime" di Damasco. Il servizio di Fausta Speranza:
L’opposizione
si rivolge all’Onu e la Francia lancia un forte appello alla Russia affinché ''acceleri''
i negoziati al Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul suo progetto di risoluzione nei
confronti del regime di Bashar al-Assad. Parigi interviene dopo quello che definisce
il ''massacro senza precedenti'' di ieri in Siria, con la morte di circa 120 persone.
Guardando poi alle ultime 48 ore, il bilancio sale a 250. L’aggiornamento sulle vittime
arriva mentre da Damasco giunge notizia di una manifestazione in corso a in favore
del regime. L’emergenza è soprattutto fuori della capitale. In particolare, il Consiglio
invoca l'intervento immediato della Mezzaluna Rossa e di altre organizzazioni umanitarie
nelle regioni di Idlib e Homs definite "zone disastrate" ed "esposte a un genocidio
su larga scala". Il tutto alla vigilia dell'annunciato arrivo degli osservatori della
Lega araba nel Paese. In sostanza, significa che si dà il via al primo passo del piano
della Lega araba, che dovrebbe portare a un’uscita di scena del presidente. Ma, dopo
la firma dell’accordo, anche solo per ammettere senza troppi condizionamenti gli osservatori
ci sono voluti giorni e giorni di ulteriori negoziati.