Mons. Mamberti e Giulio Terzi alla presentazione del libro sui cento editoriali dell'Osservatore
Romano
Cento editoriali dell'Osservatore Romano raccolti in un libro per testimoniare la
linea assunta dal quotidiano della Santa Sede negli ultimi 4 anni. Il lavoro dal titolo
“Uno sguardo cattolico”, è stato presentato ieri a Roma all’Ambasciata d’Italia presso
la Santa Sede. Con gli interventi del neo ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi
e il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Dominique Mamberti, la presentazione
è stata occasione anche per affrontare le principali problematiche di politica internazionale
degli ultimi tempi, dalla Primavera araba alla libertà di religione. Il servizio di
Irene Pugliese:
Nel 1961
Giovanni Battista Montini, il futuro Paolo VI, scelse due superlativi per definirlo:
difficilissimo e singolarissimo. Due aggettivi che riflettono la fisionomia particolare
del giornale della Santa Sede: una testata tra le più note e influenti al mondo. Nel
suo centocinquantesimo anniversario, L’Osservatore Romano ha voluto festeggiare con
un libro che contiene i l00 editoriali pubblicati negli ultimi quattro anni - da quando
cioè, ha avuto inizio l'attuale rinnovamento del quotidiano. Ma questo libro è un’occasione
anche per ricordare come la testata abbia sempre dato larghissimo spazio agli esteri
e ai fatti internazionali. Come ha confermato mons. Dominique Mamberti,
segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati:
“Le pagine di questo
libro confermano che il rinnovamento dell’Osservatore si è mosso in questi ultimi
tempi sempre in coerenza con la sua tradizione, puntando soprattutto ad allargare
considerevolmente proprio la sua dimensione internazionale”.
Un’occasione
questa quindi anche per affrontare le importanti tematiche internazionali di questo
periodo. Prima della presentazione infatti, il neo ministro degli Esteri italiano,
Giulio Terzi e il segretario vaticano si sono incontrati per la prima volta. Ancora
mons. Mamberti:
"Abbiamo fatto semplicemente un giro d'orizzonte sulla
situazione internazionale e sono stati effettivamente illustrati i grandi temi della
politica internazionale dell'Italia, con particolare attenzione a quei temi che sono
di interesse per la Santa Sede".
Tra gli argomenti affrontati, quelli
relativi alla promozione dei diritti umani, la difesa della libertà religiosa e delle
minoranze, come ha sottolineato il neo ministro degli Esteri italiano Giulio
Terzi:
"La promozione dei diritti umani intende continuare
ad essere la nostra stella polare nell’azione di politica estera, così come alcuni
aspetti che vi si collegano direttamente: la liberazione dalla pena di morte, i diritti
delle minoranze ... Attribuiamo un'importanza prioritaria alla tutela della libertà
religiosa".
Il ministro italiano ha aggiunto come la collaborazione
con la Santa Sede sia fondamentale nell’azione diplomatica a difesa dei diritti della
persona:
“La collaborazione con la Santa Sede è fondamentale nell’azione
a difesa dei diritti della persona, dagli attacchi di quelli che si possono certamente
definire i nuovi barbari, cioè coloro che rinnegano l’uomo invocando ampiamente Dio
e disprezzando il dialogo per oltraggiare la convivenza pacifica”.
Ad
un anno di distanza dall’inizio della Primavera araba l'auspicio, ha ricordato Terzi,
è che i partiti maggioritari di ispirazione islamica vincano la sfida di conciliare
i valori della cultura islamica con quelli della democrazia e del pluralismo per evitare
il rischio che l'euforia per la caduta dei regimi lasci il campo alle forze oscurantiste
e al sotterraneo lavoro del fondamentalismo. (bi)