2011-12-19 14:18:25

India: l’impegno di religiosi e religiose nella lotta alla corruzione nel Paese


La trasparenza, la moralità nella vita pubblica e privata, la lotta alla corruzione sono nel Dna dell’impegno di religiosi e di tutti i cristiani, nella società e nella Chiesa. E' quanto emerso - riferisce l'agenzia Fides - nel corso del Seminario svoltosi nei giorni scorsi a Jansui, nello Stato di Uttar Pradesh, nel nord dell'India, organizzato dalla Conferenza dei Superiori maggiori dell’India. L'incontro, sul tema “La nostra risposta alla corruzione nella società e nella Chiesa”, ha riunito oltre 60 delegati di Istituti religiosi maschili e femminili di diverse diocesi, chiamati a studiare il fenomeno della corruzione e a pianificare strategie per combatterla. La lotta alla corruzione è tornata in auge nel Paese dopo la grande campagna pubblica lanciata all’inizio del 2011 dal leader Anna Hazare, che ha coagulato la società civile indiana e portato una proposta di legge in Parlamento, che però non è stata ancora esaminata. “Quello che serve è il coraggio di parlare e di prendere posizione nella vita reale” ha rimarcato nel suo intervento suor Deepa, della Congregazione di Gesù, descrivendo le dimensioni della corruzione in India. “Anche noi siamo vittime di questo grande male”, ha spiegato la religiosa. “Abbiamo bisogno di essere liberati da questo male, per svolgere un ruolo profetico nella società” ha aggiunto, segnalando che “ci sono membri del personale ecclesiale che sono corrotti", per cui "urge - ha ammonito - sradicare questa minaccia dalla nostra stessa comunità”. Notando che spesso anche i religiosi “non hanno il coraggio di denunciare pratiche corrotte, diventandone, in tal modo, complici”, i partecipanti al Seminario hanno elaborato una lista di “azioni comuni”, necessarie per sradicare la corruzione. Si è deciso di lavorare su due livelli: sensibilizzazione ed educazione. Il primo impegno è promuovere una “consapevolezza condivisa” tra i membri delle comunità di provenienza, da portare poi nelle scuole, nelle parrocchie, nelle associazioni giovanili, attraverso dibattiti e assemblee. (R.G.)







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