2011-12-19 12:19:56

I vescovi coreani: “La morte di Kim Jong-il può essere l’inizio di una svolta, per la riunificazione”


“La morte del leader nordcoreano Kim Jong-il può essere l’inizio di una svolta per il cammino di riunificazione delle Coree. Speriamo che il Signore dia coraggio e luce ai fratelli nordocoreani perché possa tornare una politica incentrato sul dialogo, sulla pace, sulla riconciliazione”: è quanto dichiara all’agenzia Fides mons. Peter Kang, vescovo di Cheju e presidente della Conferenza episcopale della Corea del Sud, commentando la morte del dittatore Kim Jong-il, sostituito dal successore designato, il figlio trentenne Kim Jong-un. Mons. Peter Kang spiega che “non ci aspettavamo un evento del genere. Speriamo che questo possa diventare un motivo per sviluppare un cammino di riunificazione. Non conosciamo nei dettagli l’attuale situazione politica in Corea del Nord. C’è anche la possibilità che ci sia un tempo di assestamento, prima di avere una stabilità definita, perché il nuovo leader Kim Jong-un è molto giovane, ha solo 30 anni, non ha alcuna esperienza politica e non sembra godere di molta fiducia da parte del popolo coreano”. Il vescovo continua: “Nessuno lo conosce. E’ un leader apparso all’improvviso. Le nostre speranze vanno sempre verso l’avvio di un cammino di pace e di riconciliazione. Questo evento potrebbe essere un segno che il Signore vuole una trasformazione fondamentale nel Paese”. Secondo il rev. Kim Tea Sung, vice segretario generale della “Korean Conference of Religion for Peace” (Kcrp), “il futuro del paese è una questione molto delicata ora”. “La morte del caro leader – spiega il rev. Kim – potrebbe lasciare un vuoto e generare problemi molto gravi a livello sociale e politico. Speriamo che nel Nord non vi sia ora un momento di conflitto, che porterebbe ulteriore sofferenza alla popolazione”. Il rev. Kim si augura che possa proseguire il rapporto di scambio e dialogo fra leader religiosi del Nord e del Sud: “Non abbiamo ancora reazioni ufficiali, dal Nord o dal Sud. Abbiamo in calendario un meeting, previsto il 22 dicembre in Nord Corea, per preparare l’arrivo al Sud di una delegazione di leader religiosi del Nord. Il viaggio dovrebbe avvenire l’anno prossimo, nell’ambito di un percorso di incontri bilaterali, dopo la visita dei leader religiosi del Sud, andati a Pyongynag nel settembre 2011. La nostra speranza è che tale processo di scambio continui, anche con la nuova leadership politica al Nord, per rafforzare un clima di cordialità e di amicizia fra Nord e Sud Corea”. (R.P.)







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