Chiuso a Napoli il Giubileo della città. Videomessaggio del Papa: affrontate i problemi
con speranza e carità
Si è celebrata ieri sera a Napoli, la Solenne Veglia di chiusura del Giubileo della
città. Al termine della cerimonia, una fiaccolata e la Festa conclusiva con l'appello
del cardinale Crescenzio Sepe a impegnarsi tutti insieme per rilanciare la speranza.
Per l’occasione Benedetto XVI ha inviato ai fedeli di Napoli il suo incoraggiamento
attraverso un video-messaggio. E anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
ha espresso la sua vicinanza a Napoli affermando che una nuova primavera di speranza
“non potrà non arrivare poiché" ne vede "i segni potenziali nelle tante realtà sane
presenti nel tessuto sociale". Il servizio di Adriana Masotti.
“Questo speciale
anno giubilare è stato per la Chiesa che è in Napoli un tempo di immersione nel mistero
di Dio, e perciò un anno di grazia. Benedetto XVI esprime così la sua gioia per quanto
è stato vissuto a Napoli durante un anno del tutto particolare. “Lo si può paragonare
ad un “battesimo”, continua, perché, in un certo senso, il Giubileo ha aperto il cielo
su di voi e ha fatto discendere sulla vostra vita e sulla vostra comunità la forza
dello Spirito Santo, come sui discepoli nel cenacolo, a Pentecoste”:
“Ora,
dunque, potete camminare con rinnovato entusiasmo e affrontare con la forza della
fede, della speranza e della carità i molti e complessi problemi che si incontrano
nella vita quotidiana. Come gli Apostoli, dopo la Pentecoste, si misero ad annunciare
con coraggio la Buona Novella, anche voi, dopo questo Giubileo, rinnovate la speranza,
lasciatevi guidare dalla forza dello Spirito Santo e collaborate con rinnovato slancio
alla missione della Chiesa”.
E per far questo il Papa indica comportamenti
concreti: ciascuno metta a frutto i doni ricevuti, ponendoli al servizio degli altri
e della edificazione dell’intera comunità, senza personalismi né rivalità, ma in spirito
di sincera umiltà e in gioiosa fraternità. Abbiate sempre, come già fate, speciale
cura dei fratelli più piccoli e fragili, dei più poveri e svantaggiati. Perseveranza
e fedeltà agli impegni assunti è ciò che il Papa augura a tutti i fedeli assicurandoli
della sua personale benedizione.