Rapporto Istat: Italia sempre più condizionata dalla crisi
La crisi è al centro dell’annuario dell’Istat 2011. Nel 2010 la spesa delle famiglie
italiane è aumentata di appena 11 euro rispetto al 2009 raggiungendo i 2.453 euro
medi al mese. Poi, ben quattro disoccupati su dieci risultano essere under 30. I consumi
nel 2010 sono in sostanza fermi perché gli italiani sono stati costretti a tirare
la cinghia. Probabilmente è anche un riflesso del calo dell’offerta di lavoro, soprattutto
per i più giovani. L’Istat mette in luce come, a fronte di un totale di 2,1 milioni
di persone in cerca di occupazione, i giovani disoccupati sotto i 30 anni siano 834
mila, ovvero il 39,7%. In generale, nel 2010, si contano ben 596 mila disoccupati
in più rispetto al 2007. In tre anni, quindi, l'aumento delle persone in cerca di
un posto di lavoro e' stato del 39,6%. E con poco reddito è inevitabile che si facciano
anche meno figli. La natalità in Italia diminuisce e nel 2010, con quasi 561.944 nuovi
bebè ha toccato il livello minimo dal 2006: gli italiani sono stati 483.862 mentre
gli stranieri sono stati 78.082. Dunque italiani sotto pressione. E la politica non
dà un buon esempio: l'aumento delle retribuzioni contrattuali per dipendente a tempo
pieno maggiore e' stato registrato per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con
un +15,2%. Sul fronte del risparmio, gli italiani continuano a investire nella casa.
Il 73,6% delle famiglie e' proprietario dell'abitazione in cui vive, mentre il 17,2%
paga un canone d'affitto. (A cura di Alessandro Guarasci)