2011-12-16 20:10:05

Illuminato l'albero di Natale in Piazza San Pietro donato dall'Ucraina. Il Papa: conservare i simboli della cristianità


Si è svolta ieri pomeriggio in Piazza San Pietro la cerimonia dell’illuminazione dell’albero di Natale, alla presenza di esponenti della Chiesa cattolica e di quella ortodossa dell’Ucraina. Un abete rosso di 60 anni dalla mole imponente, alto 30 metri, con un tronco di 56 cm. da cui si staccano circa 700 rami, proveniente quest’anno dalla regione ucraina della Transcarpazia. Il servizio di Claudia Di Lorenzi:

E’ stupore improvviso quello che illumina i volti, mentre l’albero di Natale si accende di bagliori colorati e si mostra al suo pubblico nella più sfavillante delle vesti. E’ luce che si accende ad illuminare la notte e l’animo conduce a quell’umile mangiatoia, dove il Figlio di Dio fatto uomo donò al mondo la luce della Salvezza. Anche quest’anno in piazza San Pietro, la cerimonia di accensione dell’abete è metafora della venuta di Cristo che illumina di senso la Storia dell’uomo. Lo ricorda Mons. Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, intervenuto alla cerimonia:

“Qualche giorno fa, illuminando l’Albero di Natale della Città di Gubbio, il Santo Padre ricordava che questo albero ci invita a guardare sempre in alto, a ricordarci di Dio, con le sue luci ci invita ad essere noi stessi luce per gli altri, attraverso il nostro esempio e la nostra testimonianza, e a sentirci uniti, solidali, gli uni verso gli altri per costruire insieme un mondo di giustizia e di pace”.

Benedetto XVI aveva ricevuto in amttinata la delegazione ucraina per la consegna dell’albero di Natale ricordando che l’abete è anche un segno della “religiosità popolare” e delle “radici cristiane della cultura” dell’Ucraina. Il servizio di Amedeo Lomonaco:00:03:12:36

“L’albero e il presepio sono elementi di quel clima tipico del Natale che appartiene al patrimonio spirituale delle nostre comunità”. Favoriscono “un clima soffuso di religiosità e di intimità familiare – sottolinea il Papa – che dobbiamo conservare anche nelle odierne società, dove talora sembrano prevalere il consumismo e la ricerca dei beni materiali”. L’albero, in particolare, è un simbolo legato alla vita:

“Significativo simbolo del Natale di Cristo, perché con i suoi rami sempre verdi richiama il perdurare della vita, l’abete è anche segno della religiosità popolare della vostra terra e delle radici cristiane della vostra cultura”.

Il Papa auspica che l’intera comunità cristiana ucraina, saldamente ancorata alle proprie radici, sia animata da un rinnovato desiderio di testimoniare la fede con gioia per promuovere “i valori della vita, della solidarietà e della pace”:

“Auspico che queste radici possano rinsaldare sempre più la vostra unità nazionale, favorendo la promozione di valori autentici e condivisi. Nel corso dei secoli, il vostro Paese è stato crocevia di culture diverse, punto di incontro tra ricchezze spirituali d’Oriente e d’Occidente. Nella tenace adesione ai valori della fede, possa continuare a rispondere a questa peculiare vocazione”.

Il Pontefice invita a predisporci ad accogliere con fede il Creatore dell’universo che, facendosi bambino, “è venuto tra noi per condividere il nostro cammino”: “Si è fatto piccolo per entrare nel cuore dell’uomo e così rinnovarlo con il suo amore”:

“In questo tempo di Avvento, la Chiesa ci invita a prepararci alla Nascita del Salvatore, intensificando il cammino spirituale e il rapporto con Cristo. La nostra epoca ha bisogno di cristiani santi, entusiasti della propria fede!”.

Maria – aggiunge il Santo Padre – ci è “modello e guida” e ci suggerisce “un singolare sguardo contemplativo”. La Beata Vergine - ricorda il Papa - “ascolta, osserva, custodisce, medita, prega”:

“Quanto c’è bisogno di recuperare il gusto della preghiera! Come dobbiamo essere attenti a non lasciarci sopraffare dai ritmi incalzanti della vita, che ci impediscono di rientrare in noi stessi e di ritrovarci davanti al mistero stupendo di Dio che abita nel nostro cuore!”.

Salutando la delegazione ucraina, il Papa ha rivolto infine, in lingua ucraina, i propri fervidi auguri per il Natale:

Запевняю постійну згадку в молитвах за вас, за ваші родини”…
“Assicuro un ricordo nella preghiera per voi, per le vostre famiglie, per l’Ucraina e per tutti gli Ucraini, mentre imparto di cuore la Benedizione Apostolica. Buon Natale!”. L’abete in Piazza San Pietro sarà illuminato, nel pomeriggio, nel corso di una cerimonia ecumenica alla presenza congiunta di esponenti della Chiesa cattolica e di quella ortodossa dell’Ucraina.







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